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Foggia finanzia la mobilità ciclistica, San Ferdinando di Puglia la distrugge

La vignetta di Uomoplanetario

Il nostro viaggio di osservazione e comparazione tra la realtà di San Ferdinando di Puglia e altri comuni pugliesi ― oggi, Giornata Mondiale della Terra ― si ferma a Foggia.

Due anni fa, Foggia era al penultimo posto tra i capoluoghi di provincia per qualità della vita, subito prima del Comune di Vibo Valentia. Nel 2020 è avanzata di 14 posti nella classifica relativa all’ecosistema urbano.

Sarà anche merito di un deciso cambio di passo sulla mobilità urbana, che ha portato, nell’ultimo anno, alla costruzione di 28 chilometri di piste ciclabili, alla chiusura al traffico e alla valorizzazione di importanti zone del centro.

Oggi apprendiamo (https://cutt.ly/TvK1top) che l’Amministrazione Landella ha deciso di incentivare economicamente i ciclisti urbani. I cittadini che aderiscono all’iniziativa riceveranno un kit antifrode che comprende l’app Pin Bike collegata ad un sistema gps, un dispositivo bluetooth con Led di segnalazione, un supporto smartphone per il manubrio della bicicletta e una targa da posizionare dietro il sellino.

Attraverso l’app, il cittadino terrà il conteggio dei chilometri percorsi nel tragitto da casa al lavoro o da casa a scuola, che sono incentivati con 0,25 centesimi di euro al chilometro; mentre gli altri percorsi in bicicletta sono incentivati con 0,15 centesimi di euro al chilometro.

Questa iniziativa nasce dalla presa di coscienza, da parte degli amministratori foggiani, della drammaticità della crisi climatica e dell’inquinamento insostenibile della città.

Questa iniziativa non è stata realizzata da un’Amministrazione di Verdi, ma di centro-destra.

Mi corre l’obbligo di informare i foggiani che anche San Ferdinando di Puglia ha un’Amministrazione di centro-destra, ma con lungimiranza zero e una politica tesa a disincentivare la mobilità sostenibile, che l’ha portata, in questi lunghi anni, non solo a non ideare/realizzare alcuna iniziativa di promozione della mobilità ciclistica, ma a distruggere quel poco di buono che era stato fatto in merito dalla precedente amministrazione.

Si dirà che ognuno ha gli amministratori che si merita. È vero. Ma come spiegare delle politiche così differenti in due coalizioni di centro-destra di due città totalmente comparabili? San Ferdinando di Puglia per conformazione del territorio, stile di vita della popolazione, cultura è una piccola Foggia.

Dopo lunga e attenta riflessione, un’idea me la sono fatta. Credo che i nostri eroi sanferdinandesi, una volta eletti, si siano considerati come “unti dal Signore” e quindi investiti da un potere ieratico che li dispensa ipso facto dall’obbligo dello studio.

Non si spiegherebbe altrimenti la negazione dei fondamenti scientifici della crisi climatica nel Consiglio comunale del 25 giugno 2019.

Nessuno degli amministratori di San Ferdinando di Puglia si è preso lo scomodo non dico di studiare, ma anche solo di leggere il riassunto di 60 pagine del Rapporto del Gruppo intergovernativo dell’ONU (IPCC) sul cambiamento climatico, zeppo di dati scientifici inconfutabili sulla gravità dei cambiamenti climatici in corso.

Lo allego qui (https://www.ipcc.ch/srocc/) nella speranza che venga letto e studiato e che in quest’ultimo anno di amministrazione a San Ferdinando di Puglia si possa fare per la mobilità ciclistica anche solo un decimo di quanto realizzato da Landella a Foggia.

Per ora, utilizzando la metafora sportiva tanto cara ai nostri eroi, nella gara dei 100 metri della mobilità sostenibile gli amministratori di Foggia allo sparo dello starter lasciano il blocco di partenza e si distendono in velocità, mentre gli amministratori di San Ferdinando di Puglia inciampano ai blocchi e cadono rovinosamente sulla pista.

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