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Gli errori e l’orgoglio

Il Sindaco di San Ferdinando di Puglia è riuscito nell’impresa di offendere, in un solo colpo, una categoria di cittadini - quelli di sinistra che pensano diversamente dalla sua maggioranza di destra - e la grammatica italiana.

La frase in questione è la seguente: “… seguito a ruota da alcuni suoi fans notoriamente incapaci di disegnare la ‘o’ neppure con il bicchiere…”.

Sull’errore grammaticale commesso dal Sindaco la questione è chiusa, come ho dimostrato con svariate fonti da me citate, dall’Accademia della Crusca, ad autorevoli linguisti, al Dizionario Zingarelli. SCRIVERE FANS È ERRATO. Chi desidera approfondire la questione può leggere qui: https://www.facebook.com/groups/541136909277486/permalink/1596593877065112

Dopo aver letto il mio post, il Sindaco, mosso dall’orgoglio, ha pagaiato sul web alla ricerca disperata di una fonte che gli desse ragione. E l’ha trovata. (foto 1) Secondo il Dizionario Treccani, citato dal Sindaco, scrivere “fans” non sarebbe un errore. Peccato che la Treccani, sulla stessa questione, non si dimostri una fonte autorevole, perché nel suo sito ufficiale scrive l’esatto contrario: al plurale fans è sbagliato. Leggete qui:  http://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/domande_e_risposte/grammatica/grammatica_439.html

Eliminata l’unica fonte che il Sindaco cita a sua discolpa, perché è in evidente errore, resta da sottolineare lo stile superficiale con cui egli ha approcciato al problema grammaticale: ha dato per buono il primo e unico risultato utile, rinvenuto su internet, che gli fosse favorevole. Spero che questa superficialità non sia il sintomo di uno stile di governo altrettanto approssimativo.

Una pietra tombale sulla questione la pone il professore di semiotica Umberto Eco in un articolo pubblicato sull'Espresso, nelle sua rubrica "La bustina di Minerva": "Neppure i peggiori fans dei barbarismi pluralizzano i termini stranieri".

Ad ogni modo, il focus del post sul termine “fans” non era l’errore grammaticale in sé, ma la grave ingiuria del Sindaco rivolta ad una categoria di cittadini. Chi riveste il ruolo istituzionale di Sindaco di una città non può scivolare in simili improperi. Spero che, quanto prima, con la stessa solerzia con cui ha cercato goffamente di difendersi sulla questione dell’errore grammaticale commesso, il Sindaco chieda ufficialmente scusa ai cittadini che ha offeso. Sempre che un eccesso di orgoglio non lo blocchi.

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