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Il benvenuto dei cerignolani alla raccolta differenziata porta a porta

Rifiuti abbandonati a Cerignola sulla SS16 - Foto: Matteo Della Torre

Il 4 ottobre 2020 a Cerignola è stata avviata in alcuni quartieri la raccolta differenziata porta a porta. Da un giorno all’altro gli abitanti di questi quartieri sono diventati orfani dell’amato cassonetto dei rifiuti, nel quale potevano gettare con una facilità disarmante ogni fetenzia prodotta dalla società dei consumi.

Quell’insana abitudine è stata interrotta di colpo. I cerignolani, dopo un attimo di smarrimento, hanno elaborato il lutto e si sono organizzati per il lancio delle fetenzie nei cassonetti dei quartieri vicini e nelle periferie della città.

Se paragonati ai sanferdinandesi sono ancora dei dilettanti della disciplina. Hanno cominciato a riempire di rifiuti le piazzole di sosta della SS16. Roba che fa sorridere i ben più scafati scaricatori di rifiuti sanferdinandesi.

DA OGGI LE CITTÀ DI SAN FERDINANDO DI PUGLIA E CERIGNOLA SONO GEMELLATE. IL GEMELLAGGIO DEGLI INCIVILI.

Presumo che i cittadini cerignolani, dopo un congruo periodo di tempo per apprendere l’arte dell’abbandono dei rifiuti nelle periferie, perfezioneranno le tecniche e svilupperanno un’insana quanto consolidata abitudine. Tra qualche mese farò un tour delle periferie di Cerignola per constatare il livello di abilità raggiunto, la quantità e la qualità dei rifiuti abbandonati impunemente. È inquietante pensare a cosa potrebbe succedere se la raccolta differenziata porta a porta fosse estesa a tutto il territorio comunale. È prevedibile uno tsunami di rifiuti abbandonati ovunque.

Scopriremo, altresì, se i Commissari prefettizi, il Comune e le forze dell’ordine avranno represso sul nascere questo malcostume o l’avranno fatto prosperare e crescere incontrollato come invece è accaduto a San Ferdinando di Puglia.

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