Il Comune di Malles indica la via
La coltivazione intensiva dei meli nelle valli del Trentino è caratterizzata da uno storico abuso di pesticidi e concimi chimici.
“Negli anni ’70 venticinque e più interventi annuali con pesticidi erano nella norma, ancora si usavano prodotti con un’elevata tossicità acuta che causavano avvelenamenti, anche gravissimi, tra gli agricoltori. Moderni atomizzatori polverizzavano sempre più finemente e sempre più lontano gli antiparassitari, portando veleni ovunque e con i meli venivano (e vengono tuttora) irrorate anche le case, gli asili, i giardini, le nonne, i gatti, i bambini…”. (1)
Secondo i dati Istat del 2012 il Trentino Alto Adige è la maglia nera tra le regioni italiane per consumo di fitosanitari con 9,6 kg per ettaro, a fronte di una media italiana di 5,9 kg/ha. In primavera il numero elevato dei trattamenti effettuati rende l’aria irrespirabile e a poco serve chiudere le finestre di casa.
Nel 2014 a Malles, un Comune di cinquemila abitanti in Val Venosta, il “Comitato per una Malles libera dai pesticidi”, guidato dal farmacista Johannes Unterpertinger, ha promosso un referendum propositivo che ha conseguito un risultato incredibile: l’introduzione nel regolamento del Comune del divieto di utilizzo dei pesticidi in agricoltura su tutto il territorio comunale. Il referendum ha ottenuto il voto favorevole del 75% dei cittadini.
Con questo atto Malles, è diventata la prima città in Europa senza pesticidi. Una svolta epocale per una valle famosa per la produzione di mele che potrebbe portare alla produzione di mele 100% biologiche su tutto il territorio di Malles.
Purtroppo, una sentenza del Tribunale di Bolzano ha bocciato il referendum per la presenza di vizi nel quesito referendario. La sentenza, però, non ha toccato la validità del regolamento comunale che limita l’uso dei pesticidi in agricoltura.
Note
1) Patrizia Sarcletti, agronoma, “L’ABC dell’orto biologico, Calderini, Bologna, 2002, p. IX-X.