Il Kabouter olandese e la Iuria sanferdinandese
(Differenze antropologiche e culturali per differenti destini)
In Olanda, il folklore ha dipinto il Kabouter, una specie di gnomo con lunga barba e cappello rosso a punta che appare di notte per compiere BUONE AZIONI. Ad Amsterdam, una generazione cresciuta ascoltando le storie edificanti sul Kabouter nella seconda metà degli anni ’60 ha fondato il movimento politico “Kabouter” per chiedere la fine del dominio delle automobili e il miglioramento della qualità di vita della città, con la creazione di una rete diffusa di piste ciclabili, sicure, comode e belle. I cittadini di Amsterdam lottarono contro il fatalismo e l’apatia degli amministratori comunali, si candidarono alle elezioni e vinsero cinque seggi. Quello che successe dopo è noto ai più informati. Da quell’evento Amsterdam prese l’abbrivio per diventare la capitale mondiale della bicicletta, un modello da seguire per le altre città, grandi e piccole.
A San Ferdinando di Puglia la fantasia popolare ha partorito, invece, la Iuria, un essere MALVAGIO, goffo e peloso dalle sembianze femminili, che appare di notte, non per fare opere di bene, come il Kabouter olandese, ma per TERRORIZZARE i malcapitati, cercando di soffocarli nel sonno. Le storie dell’orrore legate a questa entità cattiva venivano raccontate ai bambini da nonni ignoranti nelle lunghe sere d’inverno trascorse davanti al braciere. Shockati da quelle storie, i pargoli sanferdinandesi “per la paura si facevano la pipì a letto”, secondo una canzone in vernacolo.
Non contenti, i genitori amorevoli riempivano di mazzate, paliatoni, cinghiate, colpi di battipanni, ceffoni e via percuotendo i loro figli che oggi, diventati adulti, non avendo rielaborato i loro traumi infantili, subiscono ancora il fascino e la nostalgia delle punizioni corporali.
I danni di quelle percosse e delle storie orrifiche a cui sono stati esposti da piccoli sono visibili nel presente. Il sistema di valori trasmesso attraverso questo tipo di educazione insana ha riprodotto generazioni di persone inclini all’obbedienza acritica all’autorità, all’abulia sociale, alla paura, al fatalismo e al menefreghismo, con quantità variabili di furbizia per fregare gli altri e lo Stato.
E allora, se i figli del Kabouter si muovono allegramente in bicicletta e costruiscono piste ciclabili ovunque, anche nei musei e nei negozi (vedi foto), i figli della Iuria, pieni di paure (anche quella di sembrare poveri pedalando in bicicletta), si muovono solo in automobile e si infuriano se vedono una pista ciclabile davanti ad una scuola, chiedendone la rimozione.
Visto che i politici di destra, per giustificare l’eliminazione delle piste ciclabili, hanno affermato che San Ferdinando non è Amsterdam, è utile focalizzare le differenze antropologiche e culturali tra noi e gli olandesi, che ne hanno determinato i differenti destini.
Le storie del Kabouter e delle sue opere buone hanno contribuito a creare un popolo aperto al pluralismo culturale, con un afflato cosmopolita, pragmatico, rispettoso delle libertà individuali, sensibile alle problematiche ambientali e con la mente aperta al mondo.
La rivoluzione verde di Amsterdam è avvenuta anche perché i suoi abitanti leggono molto, tanto che, camminando per le strade, è possibile ammirare l’interno delle case con le pareti piene di librerie.
Lo stile di vita dei figli della Iuria è facilmente descrivibile come diametralmente opposto a quello degli abitanti di Amsterdam, come diametralmente opposta è anche la qualità della vita della nostra città.
Potrà mai sorgere a San Ferdinando di Puglia un movimento politico come quello dei “Kabouter” olandesi, che rivoluzioni la qualità della vita della nostra città? Come lo chiamerebbero, la “Iuria”?