Il milionario che utilizza i droni per salvare i migranti
La tragedia dei 3 mila migranti che hanno trovato la morte sulle loro carrette nel mare a largo di Lampedusa nel corso del 2014 ha fatto breccia nella mente e nel cuore del miliardario statunitense Christopher Catrambone.
L'imprenditore, residente a Malta, ha deciso di agire in prima persona e ha destinato 7,5 milioni di dollari, la metà del suo patrimonio personale, per organizzare delle missioni di salvataggio dei migranti nel Mediterraneo.
Con una nave (MOAS) perfettamente attrezzata per la ricerca, il soccorso e la cura dei migranti, dotata di due droni e di personale addestrato e qualificato per le operazioni di ricerca e salvataggio dei migranti prima che rimangano vittime di un naufragio, in sessanta giorni di navigazione sono stati messi in salvo circa 3 mila migranti. Una piccola goccia nel mare dei disperati che ogni anno tentano di attraversare il Mediterraneo. E’ prevedibile che nei prossimi mesi l’instabilità della situazione in Libia e la bella stagione porteranno ad un notevole incremento degli sbarchi. Il progetto MOAS è molto dispendioso. Per continuare le missioni adesso la famiglia Catrambone ha lanciato un appello a nuovi finanziatori, imprenditori o istituzioni private per il finanziamento delle operazioni di soccorso. Se nessuno si farà avanti i Catrambone ricorreranno al fundraising per consentire alla nave MOAS di solcare ancora il Mediterraneo per compiere la sua preziosa opera umanitaria.