Il verde urbano che manca
Nonostante gli indubbi vantaggi ecologici ed economici dovuti alla presenza di verde urbano, vi sono ancora troppe città italiane con una dotazione di verde pubblico alquanto insoddisfacente.
I dati ISTAT evidenziano le eccellenze del Nord-Est, con una media di 51 m2 di verde urbano pro capite, ma anche la situazione preoccupante di moltissime città italiane, ben al di sotto della media nazionale (31 m2 pro capite), che non riescono a raggiungere neanche i 9 m2 di verde pubblico pro capite previsti dalla legge.
Pur essendo la media dei comuni del Sud Italia di 42,5 m2 di verde urbano per abitante, il Comune di San Ferdinando di Puglia mette a disposizione dei suoi cittadini solo 6,7 m2 pro capite. Gli fanno compagnia altri Comuni pugliesi, tra cui Foggia (8,3 m2), Bari (7,8 m2) e Barletta (6,7 m2), che non fanno molto meglio, mentre i Comuni di Trani (3,5 m2) e Taranto (3,1 m2) riescono a fare addirittura peggio.
Partendo da questa situazione, per rigenerare il paesaggio urbano è importante, per prima cosa, interrogarsi sulla città del futuro, mettere un crisi e rivoluzionare la tipologia tradizionale di verde pubblico del secolo scorso che ha prodotto nello spazio urbano aree verdi rarefatte, circondate da grandi spazi cementificati e inospitali.