La nonviolenta di Gandhi per l’uomo del futuro (eBook)
73 anni fa veniva assassinato Mohandas Gandhi, il Mahatma, la “Grande anima”, il primo teorizzatore della scienza della nonviolenza applicata alla collettività. Un libro per approfondire.
Matteo Della Torre, Mariella Dipaola, La nonviolenza di Gandhi per l’uomo del futuro
Formato: eBook, pagine: 451
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Chi è stato Mohandas K. Gandhi, il mite rivoluzionario in dhoti che, da avvocatucolo impacciato a Calcutta, divenne eroe in Sudafrica, profeta della nonviolenza e padre della nazione indiana, guida unica e incontrastata dell’India? Cosa rende originale e attuale il suo messaggio di pace, che in tutto il mondo continua a ispirare il pensiero e l’azione di un numero enorme di individui e organizzazioni nonviolente? Com’è stato possibile per un piccolo e umile “idealista pratico” organizzare il movimento di disobbedienza civile più grande e spettacolare nella storia del mondo? Il XX secolo ha visto protagoniste due figure antitetiche che hanno segnato il corso del tratto conclusivo del secondo millennio: «l’abbrutito-abbrutente» Adolf Hitler, propugnatore di un uso scientifico della violenza pura, e Gandhi, uno dei personaggi più «illuminati-illuminanti» della storia dell’umanità, primo teorizzatore della scienza della nonviolenza applicata alla collettività.
Le figure emblematiche di Hitler e Gandhi, la forza bruta e la nonviolenza, dovrebbero preconizzare il passato e il futuro di un’umanità che tenta disperatamente, tra guerre, genocidi, ecocidi e spasmi di millenarie sofferenze, la liberazione dalla guerra, dalla violenza e da ogni fatalistico ripiegamento sul «ciò che è», per librarsi in volo e sperimentare le vertigini del «non ancora». L’umanità del terzo millennio attende il compimento di due rivoluzioni interconnesse: la rivoluzione della mentalità planetaria e la rivoluzione della nonviolenza. La più preziosa eredità che la «Grande Anima» ha offerto al mondo intero è racchiusa nella teorizzazione e pratica del metodo Satyagraha, «l’equivalente morale della guerra», e nell’eclettismo di una metafisica ridotta all’essenziale. Il messaggio gandhiano addita al mondo orizzonti di alto profilo. Lo sguardo profetico del Mahatma preconizza l’avvento di un nuovo umanesimo, dell’uomo inedito, l’uomo planetario, colui che assume consapevolezza e responsabilità dell’ecosfera di cui è erede e custode.