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Orizzonti fumosi

Corsa per il programma politico in 30 minuti.

Che peccato. Se un regista leggesse il programma politico della Lista “Orizzonti“ potrebbe trarne ispirazione per girare un film dal titolo “Orizzonti fumosi. Corsa per il programma politico in 30 minuti”. Ne verrebbe fuori un blockbuster hollywoodiano.

Ma cominciamo dall’inizio.

Sono cresciuto a pane e alternative. Avrò scritto il termine “alternativa” almeno un milione di volte e l’avrò pensato mille volte tanto. In molti ambiti della mia esistenza sono anche riuscito a tradurre i propositi in scelte alternative concrete.

Un giorno mi sono imbattuto in una notizia inaspettata. A San Ferdinando di Puglia era nata una Lista politica denominata “Orizzonti - L’alternativa”. Non potevo crederci. Nella mia città qualcuno aveva scritto la parola “alternativa” e, senza dubbio, non ero stato io.

In un istante ero entrato in risonanza con quel termine e già non vedevo l’ora di conoscere le idee alternative di questa nuova forza politica. Speravo nell’imminente inizio di una rivoluzione dell’agire politico e provavo il tipico languorino di chi pregusta il suo piatto preferito. Ho contato i giorni, le ore e i minuti, nell’attesa snervante di mettere le mani sul programma politico di “Orizzonti”. Infine, sono stato premiato. Ecco davanti a me l’oggetto del desiderio. Era una piccola icona adagiata sulla scrivania del mio Mac. Trattengo il respiro, doppio click, apro il file PDF e un attimo dopo mi si appalesa un’altra copia fotostatica degli anni ’60. Speriamo almeno che la ricchezza dei contenuti compensi ampiamente la sgradevolezza della presentazione. Corro in cucina, mangio due canditi allo zenzero anti-nausea e inizio la lettura del programma, che finisco d’un fiato.

Al termine, chiudo il file e avvio un periodo difensivo di negazione della realtà. Per non soffrire, nei giorni seguenti ho evitato di pensare ai contenuti letti. Trascorsa la fase della negazione, ho preso il coraggio a due mani e ho riletto il programma una seconda volta, lentamente.

Mi dispiace tanto doverlo scrivere, ma quello che emerge sin da subito è il fumo, tanto fumo senza arrosto, e la sciatteria dello scritto che sembra una prima bozza, scritta male, e non il documento ufficiale di una lista politica. Il programma di “Orizzonti” è pieno zeppo di errori grammaticali e refusi. Tanto per dirne una, lo scritto riporta ben quattro tempi verbali sbagliati in una sola frase. Neanche Luigi Di Maio sarebbe stato capace di una simile impresa. Dov’è finito il rispetto per i cittadini che leggono?

Passiamo all’analisi del programma.

Dopo un lungo preambolo in cui si declinano i valori del centrosinistra in chiave europeista e si accenna alla lunga crisi della sinistra locale, si afferma che la Lista “Orizzonti” “non è contro qualcuno, ma per qualcosa…”. Questa frase potrebbe essere letta in chiave difensiva, qualora si attribuisse alla Lista “Orizzonti” il “suicidio politico” del centrosinistra locale alle Amministrative 2017.

Al termine del preambolo, senza preavviso, parte la prima proposta di uno “sportello di informazione digitale e telefonico”. M’immagino già il cartello: “SPORTELLO DI INFORMAZIONE DIGITALE - aperto il martedì e il giovedì dalle ore 15 alle 18”. Roba da anni ’80. Ancora più facile da immaginare è lo “sportello telefonico” e il perenne segnale di occupato: “tu-tu-tu-tu-tu-tu-tu”. Poi si parla di App. Cito testualmente: “Un applicazione informatica di segnalazione dei cittadini delle iniziative dei disagi, dell'efficienza delle deficienze (un evento, una buca, una notizia) devono essere il biglietto da visita per avere conoscenza immediata di quanto offre la città e mettere in rete il vasto mondo dell'associazionismo che deve farsi vetrina della città smart”. Ovvero come riuscire a descrivere la SMART CITY in salsa anni ’80. Una vera impresa.

La seconda delusione l’ho avuta nel leggere il paragrafo relativo alla PARTECIPAZIONE, un termine che per “Orizzonti” è “declinato in tutti i programmi in modo non dissimile”. Tutto qui. Da una Lista politica denominata “Orizzonti - L’alternativa” mi sarei aspettato più concretezza, con un chiaro riferimento al BILANCIO PARTECIPATIVO e una precisa roadmap per arrivare a mettere a disposizione dei cittadini il 10% del Bilancio di previsione del Comune e conseguire, così, il traguardo storico di rendere esecutive per la prima volta le loro deliberazioni. E invece, ho letto solo fumo.

Nel paragrafo relativo all’AGRICOLTURA si legge la parola “qualità”, senza descriverne le caratteristiche. Gli agricoltori che utilizzano grandi quantità di concimi chimici, pesticidi tossici e diserbanti sono convinti di fare qualità e la genericità di questo programma politico contribuisce a rafforzare il loro convincimento.

Si parla di fumose “Campagne di sostegno alle produzioni ortofrutticole”.  Si parla di “marchio di qualità” in modo generico. E il De.Co.? Ho già parlato ampiamente, nelle proposte programmatiche di Uomoplanetario.org, delle caratteristiche del Marchio di Denominazione Comunale. Non tornerò qui sull’argomento.

Quando non si ha nulla da dire o si è in presenza di un blocco cardanico, il politico si toglie dall’imbarazzo utilizzando frasi fatte o formule alchemiche del tipo “patto per la sicurezza”, “patto formativo per la città”, “progetto organico e strutturato di interventi”, ecc. Anche in questo caso c’è solo fumo.

Devo ammettere che sui problemi relativi alla SICUREZZA i candidati di “Orizzonti” hanno le idee chiare e la loro proposta di soluzione è geniale. Tenetevi forte. La criminalità a San Ferdinando di Puglia si può battere con i SUPEREROI. Avete letto bene. Non hanno ancora ben definito il tipo di tuta da supereroe che dovranno indossare, ma una cosa è certa: Carabinieri e Polizia saranno personaggi eroici che ricordano un po’ Batman e un po’ l’Uomo invisibile. Il nome in codice ideato da “Orizzonti” è “FORZE DI SCUREZZA”. Immaginate lo sconcerto provocato nel mondo criminale dall’irruzione in campo delle “Forze di scurezza”. Scippatori, rapinatori, piromani, bombaroli di Bancomat, non avrete scampo. Alle vostre spalle piomberà un’ombra nera e sarete in carcere prima di poter dire “mi arrendo”. Usciamo dalla gag.

Ok, avevate solo 30 minuti per scrivere questo benedetto programma e lo avete scritto in fretta e furia. Non vi comprendo, né vi giustifico. Le liste politiche non si assemblano all’ultimo minuto. Le elezioni si tengono ogni 5 anni. C’era stato molto tempo per comporre una lista politica e scrivere un programma decente. Ma è andata così.

Quello che davvero non comprendo è come sia stato possibile, una volta usciti dall’emergenza della presentazione della Lista, riconfermare tutti gli errori ortografici e i refusi, anche nella seconda versione a colori pubblicata da “Orizzonti” su Facebook. L’impaginatore della seconda versione non si è neppure scomodato a rileggere il programma della sua Lista, così come tutti i candidati. Possibile che nessuno, in vista di un comizio o di un confronto con i cittadini, abbia avuto l’intenzione di darsi una ripassata al Programma? Non è necessario essere dei draghi come correttori di bozze per accorgersi di tutto quello che andava corretto.

Dulcis in fundo l’ambiente. In quei 30 minuti di concitazione l’assemblea dei candidati di “Orizzonti” aveva terminato la scrittura del programma. Ma ad alcuni pareva incompleto. Panico. Cosa c’era ancora da scrivere? “Bene. Facciamo un rapido elenco. Abbiamo parlato di partecipazione, agricoltura, sicurezza, opere pubbliche, piano regolatore, piano sociale di zona, politiche culturali ed educative, sport… Mi sembra che abbiamo scritto tutto!”. Ma qualcuno non era ancora convinto: “Ho la sensazione che manchi qualcosa”. Ma cosa? Il tempo stringeva quando dal fondo della stanza risuonò una voce: “L’ambiente”. “Diamoci da fare. Scriviamo due cose.”

E hanno scritto due cose. Numero uno: igiene urbana. Numero due: raccolta rifiuti. Per accontentare chi riteneva che l’elenco fosse troppo scarno, hanno inserito un concetto degli anni ’90, preso dal testo scolastico dei figli di uno dei candidati: la politica delle 4 R (riduzione, riuso, riciclo, risparmio). Tutto qui. Con buona pace di chi, come me, si aspettava da “Orizzonti”, sul tema delle politiche ambientali, ben altri orizzonti.

L’uso dei due termini “orizzonti” e “alternativa” può generare nei cittadini attivi e consapevoli delle aspettative che, se disattese da un utilizzo improprio delle due parole, come reazione potrebbero causare delusione e rabbia.

È’ il mio caso. Mi rammarica dirlo, ma sono molto deluso dalla lettura del programma di “Orizzonti”, dal fumo in esso contenuto e dalla scarsa considerazione che la Lista dà al suo stesso Programma politico.

Ma, in fin dei conti, quello che ho letto non è un programma di governo per San Ferdinando di Puglia. La Lista “Orizzonti” è un tentativo di “harakiri” del centrosinistra locale alle Amministrative 2017. E questo è un dato di fatto, senza voler attribuire responsabilità ad alcuno.

Per concludere, invito i lettori ad aprire gli orizzonti oltre l’angusto contesto locale con la lettura del Programma politico di Domenico Finiguerra, Candidato Sindaco al Comune di Abbiategrasso:

http://www.domenicofiniguerra.it/wp-content/uploads/2012/03/PROGRAMMA-LISTA-FINIGUERRA-SINDACO.pdf

Perché un altro programma, con altri orizzonti, è possibile!

“Da queste parti, comunque, non guardiamo indietro a lungo. Andiamo sempre avanti, aprendo nuove porte e facendo cose nuove, perché siamo curiosi... E la curiosità ci porta verso nuovi orizzonti” (Walt Disney).

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