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Oslo senza automobili entro il 2019

“C’è un abisso più grande tra zero e uno, che tra uno e un milione” (Lanza del Vasto).

Se qualcuno comincia a cambiare “si possono aggiungere degli zeri a quell’uno” (Mohandas K. Gandhi), per diventare 1.000, 10.000, 100.000, 1.000.000... ma se nessuno inizia, dando il buon esempio, una lunga serie di zeri darà come risultato sempre uno zero.

Decisivo è quindi il primo cambiamento. Ho pensato a questi aforismi, scritti da due grandi maestri della nonviolenza, quando ho letto una good news che attendevo da anni: la prima città europea “car free”.

La sindaca di Oslo, Marianne Borgen, con la sua giunta, ha deciso che entro il 2019 metterà al bando le automobili dal centro della città, anche quelle ibride o elettriche. Quella di Oslo è la prima Amministrazione a programmare la chiusura totale del centro urbano alle automobili, come modo alternativo di strutturare la mobilità, al fine di ridurre l’invadenza delle automobili e tagliare del 50% le emissioni climalteranti prodotte dal traffico. Il centro della città sarà restituito ai pedoni e ai ciclisti.

La road map che porterà a dire addio alle auto in centro prevede una iniziale politica di disincentivo all’uso delle automobili, come l’eliminazione dei parcheggi, ma anche un consistente investimento per potenziare i mezzi pubblici e per costruire 60 km di nuove piste ciclabili, oltre a consistenti incentivi all’uso delle bici elettriche. Entro il 2025 l’intera città di Oslo sarà aperta, ad esclusione del centro, solo alle automobili a emissioni zero. Così facendo la città norvegese ridurrà le emissioni di CO2 del 95% entro il 2030.

La strada della mobilità sostenibile tracciata da Oslo presto diverrà un percorso obbligato anche per le altre metropoli europee, alcune delle quali, negli ultimi anni, hanno già cominciato a muoversi in questa direzione. A Londra, ad esempio, si è deciso di contrastare l’utilizzo dell’auto privata con l’applicazione di spinta leggera, ossia un pedaggio di 11,50 sterline per la circolazione dei veicoli in centro (Congestion Charge) dalle ore 7.00 alle ore 18.00, dal lunedì al venerdì. Con questo provvedimento il traffico automobilistico in entrata nelle Zone CC si è ridotto del 30%, mentre sono aumentati dell’83% gli spostamenti in bicicletta. Un ottimo risultato anche sul piano ambientale, perché nelle Zone Congestion Charge si è registrata una diminuzione del 18% delle emissioni di CO2 .

Il messaggio che l’Amministrazione londinese vuole dare ai cittadini con questa spinta leggera è di usare l’automobile il meno possibile e solo quando è necessario. Per il resto - per i propri spostamenti - è possibile utilizzare i mezzi pubblici, tra i più efficienti del mondo, o andare in bicicletta o a piedi.

La speranza che molte altre città europee accendano le fotocopiatrici e attuino anche da loro le buone pratiche di contrazione della mobilità automobilistica avviate dalla città di Oslo, dove l’uso dello spazio urbano è stato riconsiderato ed è stata capovolta la gerarchia degli utenti della strada: prima i pedoni e i ciclisti, poi i mezzi pubblici e infine, con molte limitazioni, le automobili a emissioni zero.

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