Per l'alzheimer politico c'è un rimedio
Una spiegazione per la recente polemica strumentale dei partitucoli d’opposizione locali sull’argomento della gestione dei rifiuti a San Ferdinando di Puglia, pubblicata su un manifesto dal titolo “Caos rifiuti. E’ una disfatta…”, è quella di un grave disturbo della memoria dovuto ad Alzheimer politico precoce.
Se si conviene che l’organizzazione della raccolta differenziata porta a porta sia un pelino più complessa della raccolta dei rifiuti indifferenziati nei cassonetti lerci, è sciocco e autolesionistico additare le “incapacità” altrui e definirle spudoratamente “senza precedenti”, quando nel 2010 l’Amministrazione Puttilli non è stata capace di gestire neppure la raccolta della monnezza nei bidoni maleodoranti, come dimostra impietosamente la foto tratta dal mio archivio personale. Non parliamo della mediocre raccolta differenziata nelle campane che in quegli anni non si schiodava dal 13,28%.
Per molte amministrazioni pugliesi la tentazione che si delineava all’orizzonte era di chiudere il ciclo dell’immondizia attraverso il camino di un termovalorizzatore (pardon, “cancrovalorizzatore”) che prometteva di risolvere in modo sbrigativo l’emergenza rifiuti e di nascondere l’inadeguatezza culturale di chi amministrava ad affrontare il problema della produzione irrazionale dei rifiuti e della loro corretta gestione.
Riguardo al presente, c’è da dire che aver avviato la raccolta differenziata porta a porta e aver (quasi) raggiunto l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata non basta.
È urgente:
• avviare politiche orientate all’obiettivo “Rifiuti zero”;
• abbattere la quota di indifferenziato che si conferisce in discarica attraverso la prevenzione dei rifiuti;
• operare la svolta della tariffazione puntuale, che trasforma il pagamento da tassa, (calcolata in base ai metri quadri dell’abitazione) a tariffa (calcolata in base alla quantità di rifiuti indifferenziati che si producono). La logica virtuosa della tariffazione puntuale è “più differenzi i rifiuti, meno paghi”.
Mi auguro che, quanto prima, possano essere risolte le numerose criticità della nostra raccolta differenziata porta a porta, dovute (anche) ad incapacità dei nostri amministratori. Ma queste incapacità non sono “senza precedenti”.