San Ferdinando di Puglia Terra dei roghi: un pò di storia
Oggi ho ricevuto un messaggio da una cittadina preoccupata per i roghi a San Ferdinando di Puglia, che fa il paio con alcuni post sui social di altrettanti cittadini allarmati. Il proposito di fare qualcosa in merito in forma aggregata è lodevole. Ma, io aggiungerei, SENZA REINVENTARE LA RUOTA.
Chi mi ha scritto in privato e chi scrive sui social sembra non aver memoria degli ultimi nove anni di storia sanferdinandese. Non ricorda la Campagna ecologista dei cittadini denominata “San Ferdinando di Puglia Terra dei roghi” che, dal 2014 al 2016, ha prodotto risultati importanti, riducendo la quantità di roghi tossici spannometricamente dell’80%.
Com’è avvenuto questo piccolo miracolo?
In una calda serata di agosto del 2014 fui contattato da una donna malata di cancro in fase terminale. Mi raccontò del suo calvario, di come la sua casa ogni giorno, e da diversi anni, fosse inondata da fumi tossici che la stavano portando alla tomba. Mi chiese di fare qualcosa non per lei, ormai spacciata, ma per suo marito e suo figlio.
Dopo un breve periodo di monitoraggio e conoscenza del problema dei roghi tossici — con ronde popolari, ad ogni ora del giorno e della notte, per le periferie e le campagne del paese — abbiamo stilato una mappa del rischio sanitario (24 novembre 2014).
Un gruppo di “soli” undici cittadini motivati ha inviato lettere di denuncia a Sindaco, Prefetto, Procura della Repubblica e Forze dell’Ordine. Un piccolo gruppo di cittadini “tosti” è più che sufficiente e rigorosamente senza la presenza di politici, esclusi a priori, perché il politico inficia e vanifica tutto ciò che tocca.
Gli attivisti della campagna hanno effettuato decine di segnalazioni e denunce alle Forze dell’Ordine, fotografato e filmato centinaia di roghi tossici, effettuato un numero gigantesco di ronde popolari, in luogo delle forze dell’Ordine. Hanno anche raccolto 1200 sottoscrizioni ad una petizione-denuncia per chiedere all’amministrazione comunale del tempo indagini e provvedimenti urgenti.
La campagna “San Ferdinando di Puglia Terra dei roghi” è stata udita in Consiglio comunale il 29 dicembre 2014.
Dopo i primi due anni di attivismo, constatata la riduzione dei roghi tossici dell’80%, la campagna ha continuato ad esistere in tono minore, le ronde sono continuate con una frequenza decisamente inferiore, ma la raccolta di prove di nuovi roghi tossici e le segnalazioni alle forze dell’Ordine sono proseguite fino ad oggi. In nove anni abbiamo accumulato centinaia di gigabyte di prove foto-video.
Cosa c’è ancora da fare per chi è sufficientemente motivato da alzare il sedere dalla poltrona e ha coraggio e buona volontà per andare oltre il post di lamentazione su Facebook?
Se mai sorgerà un nuovo gruppo di volenterosi che affianchi il mio impegno personale contro i roghi tossici, mi sento di rivolgere un consiglio accorato: tenetevi alla larga dai politici: strumentalizzano e mandano in frantumi tutto ciò che toccano.
La ricetta, frutto di nove anni di esperienza, è sempre la stessa: ronde popolari nonviolente organizzate e segnalazioni alle forze dell’Ordine, per metterle di fronte alle loro responsabilità. Per un rogo tossico in flagranza è prevista la denuncia d’ufficio. La legge stabilisce per il piromane la pena dai due ai cinque anni di reclusione (art. 256-bis Legge 8 febbraio 2014, n.6).
La mia lunga esperienza mi suggerisce che gli appelli, le denunce e le petizioni rivolte ai politici non servono a nulla. Sono tempo e fatica sprecati. Il ricorso diretto alla Magistratura, invece, ha un potenziale ancora poco esplorato.
E allora, stasera chi esce con me per una bella ronda?
Buona campagna contro i roghi tossici a tutti!!
In estrema sintesi, ecco la storia della Campagna “San Ferdinando di Puglia Terra dei roghi” con testi, foto e video.
24 ottobre 2021
LIVE dalla Terra dei roghi
GRANDE ROGO TOSSICO DIETRO IL CAMPO SPORTIVO COMUNALE
Sono stanco di chiamare Carabinieri e Vigili del fuoco per segnalare la presenza di incendi tossici di piromani, mentre i miei concittadini sanno solo lamentarsi, e da un po’ di mesi non fanno più neanche quello; troppo disturbo!
12 settembre 2020
EX FUTURO ROGO TOSSICO
La catasta gigante di legna con tubi di plastica e fili di ferro dell’impianto di irrigazione giaceva lì da due mesi (v. foto). Era praticamente impossibile che potesse sfuggire allo sguardo attento delle forze dell’ordine. La legge sui roghi tossici c’è (Legge n.6 del 6 febbraio 2014), il reato penale è disciplinato con chiarezza. Ma siamo in Italia e questa legge, tranne rare eccezioni, resta lettera morta. Chi si prende lo scomodo di applicarla?
La catasta di legna è stata data alle fiamme e ha disperso nell’ambiente il suo carico di IPA e diossina. Un episodio di grave inquinamento ambientale che nessuno ha voluto prevenire. Questi i fatti. Tutto il resto sono parole al vento e vuota ipocrisia.
Ripetere centinaia di volte gli stessi concetti e mostrare centinaia di volte le foto delle stesse dinamiche criminose nella terra dei roghi, in un contesto sociale e politico da tempo assuefatto, ormai mi viene a nausea.
4 ottobre 2019
Morte al rallentatore
È come assistere ad un grave incidente stradale al rallentatore. Nella Terra dei roghi, i cittadini coscienziosi, rispettosi della legge e preoccupati per la salute pubblica, assistono al susseguirsi di uno stillicidio di roghi tossici quotidiani. Con senso d’impotenza, si sono rassegnati a respirare una dose giornaliera di veleni e assistono al proprio incidente al rallentatore, senza muovere un dito per evitarlo.
I politici che potrebbero intervenire e farci qualcosa nicchiano. Il meglio che riescono a fare è scrivere un’inconsistente querela contro ignoti alla Procura della Repubblica, come se fossero cittadini qualsiasi.
Il dovere del Sindaco di San Ferdinando di Puglia e dell’Assessore alla Sicurezza è ben altro:
1. Istituire un gabinetto di crisi sui roghi.
2. Emanare un ordine di servizio per la Polizia Municipale, che preveda il controllo sistematico del territorio, al fine di prevenire e reprimere i reati di inquinamento ambientale.
3. Chiedere al Prefetto misure urgenti per la sorveglianza del territorio.
4. Allertare il NOE (Nucleo ecologico operativo dei Carabinieri).
5. Installare fototrappole (non segnalate) nelle zone di scarico dei rifiuti. Visionare i filmati registrati, individuare e denunciare i colpevoli. Pubblicare sul web foto e filmati degli incivili incastrati dalle fototrappole, come stanno già facendo i sindaci di numerosi comuni pugliesi.
6. Utilizzare il drone (esacottero DJI) — pagato dai cittadini, che sta prendendo polvere in uno dei locali del Comune — per controllare il territorio agricolo (anche di notte), come sta avvenendo, ad esempio, a Ortanova, per ordine del Prefetto.
La foto del rogo che ho pubblicato in questo post è stata scattata il 27 settembre 2019. Il rogo stava divampando, a poca distanza da San Ferdinando di Puglia, proprio mentre il Sindaco, in piazza, faceva il suo comizio sulla raccolta differenziata, durante quella che avrebbe dovuto essere una manifestazione (Global Climate Strike) che in tutto il mondo è stata lasciata alla libera iniziativa dei ragazzi, senza alcuna ingerenza da parte dei politici.
Il Sindaco, il 27 settembre 2019, avrebbe dovuto fare ben altro. Per esempio, occuparsi della prevenzione e repressione dei roghi. Ma questo è quanto accade nel nostro grottesco paesello.
26 settembre 2019
PROVATE A PRENDERMI
2 ore nei panni di un incivile inquinatore (e di un poliziotto)
ll 17/09/2019, il Sindaco di San Ferdinando di Puglia ha formalizzato una querela alla Procura della Repubblica contro gli “ignoti” cittadini che ammorbano quotidianamente l’aria della nostra città di fumi prodotti dai loro roghi tossici.
Nella querela il Sindaco ci tiene a precisare: “Da almeno un paio di mesi come da mia nota del 21.08.2018 San Ferdinando di Puglia, nelle prime ore del mattino e nelle ore pomeridiane e serali, è sempre più spesso ammorbata da roghi di imprecisata natura e provenienza potenzialmente nocivi per la salute pubblica e che stanno destando giustificato allarme presso la popolazione”.Da almeno due mesi??? Il Sindaco ha la memoria corta, anzi cortissima. Se non fosse così avrebbe dovuto scrivere: “Da almeno 8 anni” e citare l’incredibile quantità di documenti foto-video raccolti dagli attivisti della Campagna “San Ferdinando di Puglia Terra dei roghi” e soprattutto il Consiglio comunale tematico sui roghi tossici del 29 dicembre 2014, nel quale il sottoscritto, chiamato ad esporre in Consiglio comunale sul tema dei roghi tossici, così diceva: “È da almeno tre anni che nell’agro di San Ferdinando di Puglia avvengono con cadenza quotidiana numerosi roghi abusivi di materiali plastici e altri materiali di varia natura. È di tutta evidenza che i roghi stiano determinando un impatto negativo e intollerabile sulla salute della cittadinanza”.
Leggendo la querela del Sindaco, il Magistrato penserà che il problema dei roghi tossici sia emerso da pochissimo tempo e che non sia quel mostro a sei teste che sta avvelenando, da almeno 8 anni, la cittadinanza spargendo ovunque sostanze cancerogene.
Ma va bene così. Leggiamo in positivo questo evento “epocale” ed esclamiamo: “Evviva! Meglio tardi che mai”.
A me è sempre piaciuto andare a fondo nelle cose e provare, con dati certi, ogni mia affermazione.
E quindi, immaginando in un mondo ideale un massiccio dispiegamento di forze, addirittura l’istituzione di un gabinetto di crisi e di una task force contro i roghi, ho atteso nove giorni prima di mettere alla prova l’effettivo peso di questa querela e soprattutto la reale volontà politica di contrastare seriamente i piromani. Da cittadino profondamente preoccupato per la qualità della vita nella nostra città e per la salute pubblica, dopo otto anni di delusioni, mi sia concesso di nutrire in merito più di qualche dubbio.
Il 24 settembre 2019, dalle ore 18.00 alle ore 20.07, ho simulato il modus operandi di un incivile inquinatore e ho girato nelle periferie di San Ferdinando di Puglia, percorrendo più e più volte i luoghi in cui questi criminali consumano abitualmente i loro reati. L’intera simulazione è stata ripresa da una videocamera ed è confluita, senza interruzioni, in un video velocizzato di cinque minuti.
Il risultato è che, in queste due ore, ho scorrazzato per le periferie inquinate della città nella più completa libertà. Avrei potuto scaricare quintali di rifiuti e produrre decine di roghi, certo di farla franca. Come il video dimostra chiaramente, la possibilità di essere intercettato è stata pari a zero.
Lo avrò scritto centinaia di volte. Per risolvere il problema dei roghi tossici è fondamentale il controllo costante del territorio. Sono necessarie continue ronde lungo tutte le periferie della città.
Chi, sano di mente, getterebbe immondizia per le strade o darebbe fuoco a rifiuti tossici se ci fosse un’alta probabilità di essere scoperto, denunciato e condannato a due anni di carcere? (1)
In questa simulazione, in realtà ho vestito più che altro i panni del poliziotto e sono andato anche a caccia di roghi. In due ore, ne ho fotografati tre. In sole due ore, in una sera qualsiasi.
UN CAPOLAVORO DI MANIFESTO
E che dire poi del capolavoro di manifesto sui roghi pubblicato dall’Amministrazione comunale?
Vi è scritto testualmente: “Chi brucia rifiuti diffonde fumi tossici che nuocciono alla salute e all’ambiente”. E fin qui tutto ok.
Ma poi continua: “Se avvisti fumo scuro o avverti puzza di bruciato chiama: …”.
Chi ha scritto quest’ultima frase dimostra di aver riflettuto sui roghi per non più di cinque minuti. Se avesse riflettuto con profitto per almeno sei minuti, e se avesse fatto nella sua vita almeno una ronda ambientale anti-rogo saprebbe che, salvo il caso di incendi straordinariamente grandi e persistenti, il 95% delle volte, quando si avvista un rogo, si hanno non più di dieci minuti per incastrare il colpevole.
Qui ci troviamo di fronte a due ordini di problemi.
Primo. Lo scarso attivismo ambientale dimostrato dai sanferdinandesi in questi ultimi otto anni. Il meglio che riescono a fare, quando sentono puzza di plastica bruciata, è inveire su Facebook, comodamente seduti in poltrona.
Secondo. Un ipotetico attivista ambientale, una volta avvistato un rogo (parte il cronometro) deve recarsi sul posto (e passano dai 3 ai 5 minuti), chiamare per telefono le Forze dell’ordine e indicare il luogo in cui sta avvenendo il rogo (e passano altri 3 minuti). Fino a quando le guardie arrivano, passano almeno altri 5 minuti. Quando giungono sul posto, trovano un cartello con scritto: “Siete arrivati troppo tardi, passate al prossimo rogo”.
La maggior parte delle volte, invece, nessuno vede il rogo, ma si avverte un forte e acre odore di plastica bruciata. Quando ciò accade, non c’è più nulla da fare, perché il rogo nella sua posizione di origine è quasi spento e i criminali sono già a casa in pantofole a guardare la TV.
Si vogliono fare improbabili statistiche dei roghi o si vogliono punire i colpevoli?
Basandomi sulla personale esperienza in materia penso che se si vogliono punire i colpevoli c’è un’unica soluzione: le ronde a caccia di roghi delle Forze dell’ordine. Null’altro.
Nota
(1) Art. 452 bis del Codice penale: “E' punito con la reclusione da due a sei anni e con la multa da euro 10.000 a euro 100.000 chiunque abusivamente cagiona una compromissione o un deterioramento significativi e misurabili: 1) delle acque o dell'aria…”.
18 settembre 2018
IL ROGO CHE DOMENICA SERA HA INTOSSICATO I SANFERDINANDESI È LOCALE E STA ANCORA FUMANDO. AAA SINDACO, ASSESSORE ALLA SICUREZZA E ASSESSORE ALL’AMBIENTE CERCASI…
Ma quale incendio a Cerignola??
Se L’ASSESSORE ALL’AMBIENTE ANIELLO MASCIULLI domenica scorsa avesse mosso il sedere dalla poltrona, si fosse messo a cercare l’origine di quel fumo che stava intossicando i sanferdinandesi e fosse andato sulla SS16 verso l’uscita Nord di San Ferdinando di Puglia, avrebbe visto un gigantesco rogo agricolo sulla complanare di sinistra, i cui residui stanno fumando ancora oggi. Non avrebbe così diffuso informazioni fuorvianti, scrivendo sul gruppo Facebook “San Ferdinando di Puglia Open Gov” di un “incendio a Cerignola nei pressi del casello autostradale”. Poi, in un eccesso di zelo, l’Assessore all’Ambiente ha voluto perfezionare la disinformazione con un riferimento più specifico: “Dopo il cimitero (di Cerignola) esattamente in via Melfi”. DISINFORMAZIONE E PRESSAPPOCHISMO ALLO STATO PURO, sintomatici della sciatteria di Indietro tutta.
L’ASSESSORE ALLA SICUREZZA GIACOMO DE MICHELE dov’era domenica sera, quando la città era invasa dalla maledetta nube tossica, mentre i cittadini sui social imprecavano in turco?
QUALI PROVVEDIMENTI HA MESSO IN CAMPO PER ACCERTARE L’ORIGINE DEL ROGO E LE RESPONSABILITÀ DEGLI AUTORI? OVVIAMENTE nulla, perché si sarà fidato delle informazioni errate provenienti dall’esperto Masciulli.
Signori, suvvia, siamo nell’era delle app. Le informazioni sulle condizioni meteo, in qualsiasi luogo sul pianeta, possono essere verificate sui nostri smartphone con due tap. Nel nostro caso, sarebbe bastata anche la semplice osservazione: domenica sera non c’era un alito di vento. Quindi, era alquanto improbabile che i fumi di un incendio a Cerignola potessero raggiungere San Ferdinando di Puglia.
L’Assessore alla Sicurezza, lunedì, quando è ritornato al lavoro, si è fatto un giro con i vigili urbani per le campagne della nostra città, al fine di verificare che il rogo tossico non fosse stato prodotto sul nostro territorio? Ovviamente, no.
E allora, VOGLIAMO RICORDARE LA ROBOANTE DICHIARAZIONE FATTA DALL’ASSESSORE ALLA SICUREZZA SU FACEBOOK? La cito integralmente: “Per gli incivili ore contate! Da sabato multe a chi ha deciso di essere incivile! La maggioranza della popolazione è stanca di subire atti di inciviltà inaudita. L’amministrazione è stanca di subire in modo ingiustificato il comportamento di certi cittadini che lottano la civiltà. Da sabato si cambia musica seriamente! Per chi non rispetta le regole ci saranno sanzioni amministrative e denunce penali. La città è stanca, il senso civico dei più grida vendetta!”
Assessore De Michele, com’era quella canzone che cantava Mina? PAROLE, PAROLE PAROLE, SOLTANTO PAROLE… DELL’ASSESSOREEE?
DULCIS IN FUNDO IL SINDACO PUTTILLI, l’addormentato tra i roghi. Ha dormito alla grande quando era all’opposizione - durante il biennio della campagna ecologista “San Ferdinando di Puglia terra dei roghi” - e continua a dormire anche adesso che è il Sindaco di una città che domenica è stata avvelenata.
Un Sindaco realmente attento alla salute e alla sicurezza dei cittadini avrebbe dovuto chiamare con urgenza l’Assessore alla sicurezza e l’Assessore all’ambiente, mettersi in macchina - come ha fatto per anni il sottoscritto ed altri pochi noti - e girare con loro per le periferie della città, alla ricerca dell’incendio che stava avvelenando i cittadini. INDIVIDUATOLO, AVREBBE DOVUTO CHIAMARE I CARABINIERI, LA POLIZIA, I VIGILI DEL FUOCO, I VIGILI URBANI E CHI PIÙ NE HA PIÙ NE METTA.
E invece... Ogni ulteriore commento è superfluo.
14 settembre 2017
ROGO DI MATTINA, IL CANCRO SI AVVICINA
Qualche nostalgico del fumo tossico che fu ha deciso di eleggere a discarica abusiva personale la complanare sud della SS 16 all'altezza dell'ex discarica abusiva comunale che, negli anni '90, emanava ogni giorno fumi tossici di diossina e IPA.
Il piromane completa l'opera consegnando alle fiamme i rifiuti ammonticchiati. Di fronte all'inettitudine dimostrata in questi anni dalle istituzioni locali nel dare risposte fattive per risolvere il problema dell'abbandono dei rifiuti nelle periferie della città e dei conseguenti roghi, i cittadini esasperati a chi devono rivolgersi, a Batman?
29 giugno 2017
ROGO DI SERA, BEL CANCRO SI SPERA!
Sul problema dei roghi tossici a San Ferdinando di Puglia, durante tutta la Campagna nonviolenta “San Ferdinando di Puglia Terra dei Roghi”, durata più di un anno, la sinistra al governo della città si è fatta un bel sonno.
In un mio articolo dal titolo “Terra dei Roghi. Epic Win. Forse” (http://www.uomoplanetario.org/2016/01/terra-dei-roghi-epic-win-forse/), dopo aver constatato che “l’incidenza dei roghi sul nostro territorio è diminuita di più del 95%, mentre sembrano essere scomparsi i roghi di maggiore tossicità”, grazie al contributo decisivo della Campagna e nonostante le resistenze della politica, invitavo i cittadini a non entusiasmarsi troppo. “Ancorché quasi risolto, il problema dei roghi tossici potrebbe riscatenarsi con virulenza non appena i cittadini dimostrino di aver abbassato la guardia e di guardare altrove. Godiamoci il successo del momento, nella consapevolezza che l'inciviltà a San Ferdinando è un mostro con sette teste”.
Due giorni fa ho fotografato un rogo tossico di rifiuti discaricati che giacciono da anni lungo le complanari della Statale 16 e che la politica locale, in tutti questi anni, non è stata ancora in grado di rimuovere completamente. I rifiuti non rimossi prima o poi, soprattutto in estate, rischiano di incendiarsi e inondare il nostro territorio con i propri fumi tossici pieni di IPA e diossina.
Oggi un iscritto al Gruppo San Ferdinando di Puglia Open Gov segnala, giustamente contrariato, la presenza di aria pungente e tossica che lui e la sua famiglia sono stati costretti a respirare di sera.
Se la sinistra, quando ha governato, sul tema dei roghi tossici si è fatta un bel sonno, non da meno è stata l’opposizione di destra. Anche loro sono rimasti per tutto il tempo tra le braccia di Morfeo. Oggi che il centrodestra governa San Ferdinando di Puglia, quale garanzia offre ai cittadini che non continuerà a dormine beatamente, permettendo che i cittadini vengano ancora avvelenati? “Tutto va ben, madama la marchesa”.
25 novembre 2016
STOP AI ROGHI TOSSICI DEI TUBI DI PLASTICA DEGLI IMPIANTI DI IRRIGAZIONE
È prassi tra gli agricoltori del Sud Italia bruciare i tubi dell'irrigazione quando si estirpa una coltura.
Non appena l'operatore della pala meccanica ha finito di estirpare la coltura, ammucchia legna, tubi di plastica, fili di ferro e dà fuoco a tutto utilizzando come innesco alcuni copertoni di automobile.
Si crea, così, un rogo che sprigiona un denso fumo nero e tossico che si diffonde per decine di chilometri sulle campagne e città circostanti, spargendo nell'aria IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici), sostanze dagli effetti cancerogeni, teratogeni e mutageni scientificamente dimostrati. Quando la plastica brucia in presenza di ferro (in questo caso i fili di ferro degli impianti di irrigazione) ad una temperatura superiore a 300 gradi si produce diossina, un'altra sostanza altamente cancerogena che viene assorbita dall'uomo per il 20% con la respirazione e per l'80% con l'ingestione di alimenti contaminati.
La pratica illegale e criminale di incendiare rifiuti plastici oggi è punita dalla legge con l'arresto immediato e la pena detentiva da due a cinque anni.
GLI AGRICOLTORI NON HANNO PIÙ SCUSE
Smaltire i tubi dell'irrigazione agricola dismessi è un'operazione semplice e gratuita.
Ci sono aziende specializzate nel riciclaggio dei materiali plastici che ritirano i tubi agricoli a costo zero. Non ci sono più scuse per continuare a fare roghi tossici di plastica ed inquinare le colture agricole con sostanze tossiche.
INDIVIDUARE LE COLTURE ESTIRPATE CON L’AUSILIO DI UN DRONE
Il Comune di San Ferdinando di Puglia, con Determinazione N. 394 del 13/08/2015, ha acquistato un drone esacottero DJI, equipaggiato con foto-videocamera GOPRO e una consolle per il comando remoto, al prezzo di 4.499 euro.
La motivazione all’acquisto è la seguente: “Ispezione per gli straripamenti del fiume Ofanto e fabbricati pericolanti o altro”.
Attualmente il drone esacottero DJI sta prendendo la polvere in uno dei locali del Comune. Mentre il Comune di Afragola utilizza i droni per contrastare l’abbandono dei rifiuti e i roghi tossici nelle zone periferiche e nelle campagne, il Comune di Rivarolo impiega i droni per il controllo degli illeciti ambientali e il Comune di Sollera li adopera per mappare i tetti, le cisterne e i fumaioli in amianto (materiale il cui utilizzo è vietato dalla legge dal 1992 perché cancerogeno), il Comune di San Ferdinando di Puglia, pur essendo interessato da questi problemi, ha deciso di dare alla parola “altro” il significato di “prendere la polvere per tutto il tempo”.
Oltre alle possibilità concrete di intervento descritte sopra, il drone potrebbe essere utilizzato dalla polizia municipale per il monitoraggio delle colture dismesse con i tubi dell'irrigazione, pronte ad essere bruciate, e per eventuali interventi a norma di legge.
13 gennaio 2016
TERRA DEI ROGHI. EPIC WIN. FORSE
C'era una volta la terra dei roghi. Non è l'incipit di una favola noir. Fino all'anno scorso i roghi tossici erano la drammatica quotidianità per ogni cittadino di San Ferdinando di Puglia. Sembrano trascorsi decenni, ma a conti fatti è passato solo un anno, da quello storico Consiglio comunale del 29 dicembre 2014 in cui 1.200 cittadini, dopo una campagna di denuncia e sensibilizzazione durata 6 mesi, presentavano in Consiglio comunale proposte concrete per mettere fine ai roghi tossici quotidiani che avvelenavano l'aria della nostra città. In quel contesto, la politica cittadina votava all'unanimità una delibera che si è rivelata in seguito un’autentica presa per i fondelli. Nulla di quanto approvato è stato successivamente realizzato. Nonostante le resistenze della politica istituzionale, la campagna cittadina "San Ferdinando terra dei roghi" ha cambiato il volto (o meglio l'aria) della nostra città. Possiamo constatare che l'incidenza dei roghi sul nostro territorio è diminuita di più del 80%, mentre sembrano essere scomparsi i roghi di maggiore tossicità. Un successo indubbio per quei cittadini che hanno avuto la costanza di portare all'attenzione dell'opinione pubblica un problema di tale gravità con un attivismo (sul web e per le strade) senza precedenti e il coraggio di lottare contro i piromani e di segnalare il loro operato criminale alle forze dell'ordine. Per capire l'entità del progresso ottenuto basta percorrere la Statale 16 in direzione Barletta per notare la quantità incredibile di roghi che ammorbano l'aria di quella città, dove non è ancora nato un movimento ecologista di opposizione. Ma non entusiasmiamoci troppo. Ancorché quasi risolto, il problema dei roghi tossici potrebbe riscatenarsi con virulenza non appena i cittadini dimostrino di aver abbassato la guardia e di guardare altrove. Godiamoci il successo del momento, nella consapevolezza che l'inciviltà a San Ferdinando è un mostro con sette teste. Epic Win. Forse.
15 settembre 2015
San Ferdinando di Puglia, Terra dei roghi: "FRATELLO CARO, FATTI LI C...I TUA…!!"
In questo breve video di 16 secondi transitano 4 automobili di nostri concittadini. L’immenso rogo tossico è lì da ore che divampa. Nessuno si ferma. Nessuno segnala alle forze dell'ordine. Solo menefreghismo. Tanto poi ALTRI, prima o poi, se ne occuperanno. Sono sempre gli ALTRI che devono muoversi, agire al posto nostro. Noi abbiamo altro da fare e molto su cui tacere, come il personaggio grottesco portato in tv da Crozza: “Fatti li c...i tua…”. Inani vivacchiamo e se piove passiamo tra una goccia e l’altra senza bagnarci.
28 aprile 2015
IL FESTIVAL DEI ROGHI
Il 25 aprile, mentre il Sindaco andava a spasso con il gonfalone del Comune scortato da ben 4 vigili urbani (a quella marcia c’erano più forze dell’Ordine che partecipanti), a San Ferdinando di Puglia andava in scena il Festival dei roghi. Chi scrive è andato a segnalare la presenza di un rogo tossico all'Ufficio della Polizia Municipale e non vi ha trovato nessuno. Erano tutti impegnati a scortare il gonfalone del Comune.
Quando l’agricoltura locale danneggia se stessa e la salute dei cittadini.
AAA LIBERTA' di respirare aria pulita cercasi…
16 aprile 2015
UN ROGO AL GIORNO TOGLIE LA PLASTICA DI TORNO... MA NON IL MEDICO...
San Ferdinando di Puglia "La terra dei roghi". (Incendio tossico del 16 aprile 2015 ore 16.45).
LIVE - ore 22.40 del 10 aprile 2015
INCREDIBILE BOMBA TOSSICA SU SAN FERDINANDO DI PUGLIA
Quella che vedete nella foto non è nebbia notturna, ma una incredibile NUBE TOSSICA che sta letteralmente GASSANDO i cittadini sanferdinadesi. Qualche disgraziato criminale avrà appiccato un INCENDIO TOSSICO bruciando letteralmente di tutto. L'odore che ho avvertito è un nauseabondo olezzo di plastica bruciata. INCREDIBILE.
San Ferdinando di Puglia TERRA DEI ROGHI è tornata!!!
6 aprile 2015
LA NOSTRA PUBBLICITÀ PROGRESSO SUI ROGHI TOSSICI
Nell’ultimo mese l’amministrazione comunale ha avviato due campagne di pubblicità progresso sui temi della raccolta degli escrementi canini e del vandalismo. Ma la stessa amministrazione comunale ha finora omesso di varare una campagna educativa sull’annoso problema dei roghi tossici illegali, come da noi più volte richiesto. I cittadini ricordano ancora il Consiglio Comunale del 29 dicembre 2014 sul tema dei roghi e le promesse che lì sono state fatte. Ad oggi, quella delibera, votata all’unanimità da maggioranza e opposizione, è rimasta solo flatus vocis. Ad una politica silente su un argomento scomodo, i cittadini attivi rispondono organizzandosi in autonomia e autotassandosi per finanziare una pubblicità progresso sul tema dei roghi tossici. Da alcuni giorni, è possibile vedere nei negozi della città i manifesti della Campagna “La terra dei roghi”. Ancora una volta il protagonismo della cittadinanza attiva mostra l’inadeguatezza di una politica afona e calcolatrice, che sui temi scottanti si ostina a non voler fare gli interessi della città.
17 marzo 2015
WASTE HORROR SHOW
29 gennaio 2014
UN MEGA ROGO DI RIFIUTI TOSSICI NELLA TERRA DEI ROGHI
Il reportage LIVE di Uomoplanetario.org
29 dicembre 2014
INTERVENTO AL CONSIGLIO COMUNALE SUI ROGHI TOSSICI
“Signor Presidente del Consiglio, Signor Sindaco, Signori consiglieri, concittadine e concittadini.
Se c’è mai stata una storia della partecipazione sociale a San Ferdinando di Puglia, oggi è indubbiamente un giorno storico.
Per la prima volta nella storia della nostra città, 1200 cittadini dettano un argomento all’Ordine del giorno del Consiglio Comunale. E’ un evento unico in una città che, di certo, non brilla per apertura alla partecipazione civica.
Di fronte all’atteggiamento attendista dell'Amministrazione comunale, al limite della negazione del problema, e di fronte all’indifferenza mostrata dai partiti di opposizione, 1200 cittadini e cittadine "preoccupati per la propria salute e quella dei propri figli", hanno invocato l’esercizio di un diritto residuale della democrazia rappresentativa, sperduto nelle pagine del Regolamento del Consiglio Comunale. Oggi, questi sanferdinandesi sono moralmente qui, accanto a me, nella veste di primo firmatario della petizione legata alla Campagna “La Terra dei roghi”.
E soprattutto, qui accanto a me c’è colei che posso definire la madre morale della nostra Campagna: una donna ammalata di cancro, attualmente in chemioterapia, che sarebbe stata qui se non fosse che la sua malattia e le sue sofferenze le impediscono di muoversi come vorrebbe.
Fu lei, 6 mesi fa, ad indicarmi quello che per me era ancora un problema dai contorni sfumati: la questione dei Roghi tossici quotidiani a San Ferdinando di Puglia. In una serata estiva, lei mi parlò dei fumi tossici che da anni le entravano in casa ogni giorno. Mi raccontò della sua esasperazione e della sua malattia.
Sono trascorsi 6 mesi da quell’incontro. E’ nata una Campagna, "La Terra dei Roghi”, così denominata per distinguerla dalla “Terra dei Fuochi” della Campania.
Lì, in Campania, nel territorio di 19 comuni, su una superficie di 6.049 ettari, la camorra ha sviluppato il suo più lucroso business fondato sullo smaltimento illegale dei rifiuti speciali. Qui da noi, su una superficie di 1.097 ettari, l’ignoranza e la stupidità di alcuni nostri concittadini producono una media di 50 roghi tossici al mese, accertati dagli attivisti della nostra Campagna.
In questi mesi, abbiamo raccolto 20 GB di materiale foto-video probatorio. Una enormità di dati che comunque rappresenta un campione statistico di scarsa significanza, perché il materiale foto-video è stato raccolto in modo randomico e non sistematico. I roghi effettivi sono molto più numerosi e il problema è molto più grave ed esteso di quello che abbiamo potuto registrare noi.
I dati raccolti in questi mesi rappresentano, comunque, un valido punto di partenza per esigere risposte convincenti da parte delle Istituzioni. Non è più possibile far finta di non vedere o addirittura negare la gravità e l’urgenza del problema.
E’ da almeno tre anni che nell’agro di San Ferdinando di Puglia, nella ZONA A e nella ZONA B (che trovate illustrate nelle foto 6 e 7 del promemoria che avete ricevuto), avvengono con cadenza quotidiana numerosi roghi abusivi di materiali plastici e altri materiali di varia natura.
Questi roghi sprigionano fumi tossici contenenti IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici), sostanze dagli effetti cancerogeni, teratogeni e mutageni scientificamente dimostrati. Quando la plastica brucia in presenza di ferro ad una temperatura pari o superiore ai 300 gradi si produce diossina, un’altra sostanza altamente cancerogena, che viene assorbita dall’uomo per il 20% con la respirazione e per l’80% con l'ingestione di alimenti.
I dati in nostro possesso ci dicono che le zone della città più colpite dai fumi tossici sono le Zone C e D, dell’estensione complessiva di 31ettari.
E’ di tutta evidenza che i roghi stiano determinando un impatto negativo e intollerabile sulla salute della cittadinanza.
La Legge italiana ha evidenziato la gravità e la pericolosità per la salute pubblica della condotta dei piromani di rifiuti, emanando una norma ad hoc, la Legge n.6 del 6 febbraio 2014.
Ci troviamo di fronte ad un grave reato penale che viene perpetrato in modo sistematico sul nostro territorio nella quasi totale inerzia delle Istituzioni che dovrebbero constatare i reati e sanzionare gli autori.
Gli amministratori ci dicono che in sei mesi sono stati accertati ufficialmente 4 roghi illegali, con relativi verbali. Questi numeri rappresentano un’inezia se raffrontati all’entità e alla diffusione del fenomeno roghi. Se consideriamo che in 6 mesi sul territorio di San Ferdinando di Puglia avvengono in media almeno 300 roghi, è evidente che le istituzioni abbiano ancora molto lavoro da fare.
In questa sede è d’obbligo evidenziare lo scarso controllo del territorio da parte delle Istituzioni e delle Forze dell’Ordine, che poco o nulla hanno fatto per contrastare questo fenomeno illegale. La percezione che hanno i cittadini è che non ci sia nessuno che li tuteli dall’imperversare della piromania.
Nel punto all'ordine del giorno che è in discussione in questo Consiglio Comunale, noi abbiamo proposto al Sindaco e alla sua Amministrazione di “andare ai materassi” - usando la terminologia del film il Padrino - e di lottare contro questo fenomeno illegale attraverso alcune attività di prevenzione e contrasto:
1. La prima proposta riguarda l’installazione di telecamere per la videosorveglianza delle zone maggiormente interessate dagli scarichi e combustioni abusivi di rifiuti (come da noi indicato nelle mappe 6 e 7, con i punti contrassegnati da un triangolo giallo). Questo per noi è l’unico modo per mettere in scacco coloro che sversano i rifiuti e i piromani sistematici.
2. E’ necessario inoltre che si proceda con controlli dei livelli di inquinamento dell’aria nelle periferie della città da parte dell’ARPA Puglia attraverso l’installazione di centraline per il monitoraggio degli IPA, diossina ed altri inquinanti nelle zone C e D, questa volta non posizionate, come è avvenuto di recente all’interno di un parco alberato, ma sulle strade in cui si prevede la massima concentrazione di sostanze inquinanti (via Foggia - angolo via Cerignola e Piazza Mons. Gallo). C’è da sottolineare tuttavia che i controlli della qualità dell’aria con le centraline dell’ARPA possono definire solo in parte l’entità del fenomeno, perché analizzano solo il 20% dell’inquinamento da diossina e IPA.
Sarebbe interessante effettuare dei rilievi multiresiduali dell’inquinamento da diossina ed IPA sui prodotti della nostra agricoltura nelle zone A e B dove si depositano l’80% degli inquinanti. Comunque sia, i migliori sensori dell’inquinamento ambientale sono le persone che vivono nelle zone maggiormente interessate dai fumi tossici, persone che captano con l’olfatto i fumi e riescono a distinguere chiaramente l’odore di plastica bruciata. I migliori sensori sono anche le macchine fotografiche quando ritraggono fumi neri di plastica bruciata che si alzano minacciosi nel cielo ed inquinano la nostra aria e i prodotti della nostra terra.
3. La terza richiesta riguarda la rimozione urgente dei rifiuti accumulati nei canali di scolo delle complanari della Strada Statale 16 (come risulta dalle fotografie del promemoria dalla foto 22 alla foto 29)
Alle istanze formali della petizione, i sottoscrittori contattati in questi giorni aggiungerebbero delle attività capillari di Pubblicità Progresso: dai manifesti 6x3, alle locandine, ai pieghevoli da distribuire ai cittadini (come nell'esempio della foto 1).
Per concludere, ci sia permessa un'ultima considerazione: la Campagna “La terra dei roghi” è un dito che indica un problema, ma non è il problema. Quando il Sindaco afferma che parlare su internet di "Terra dei roghi" può produrre un danno d’immagine all’economia agricola della nostra città, sta guardando il dito anziché il problema. Sono i piromani che stanno arrecando un danno alla salute dei cittadini e in futuro all’economia agricola della nostra città, perché potrebbe non essere lontano il giorno in cui i nostri prodotti agricoli verranno respinti alle frontiere, perché contaminati da un eccesso di inquinanti, com’è successo tempo fa alle pecore della Campania, abbattute perché il loro latte conteneva 12 picogrammi di diossina. Ma le pecore della Campania erano il sintomo del problema, non il problema. Smettiamola di nascondere la polvere sotto il tappeto.
Signor Presidente del Consiglio, Signor Sindaco, Signori Consiglieri, oggi voi avete l’occasione di fare la storia della nostra città e debellare l’infezione della piromania, ascoltando le istanze di questa nobile causa.
Ma per fare questo è necessario imparare dagli errori del passato. Vent’anni fa c’era una discarica abusiva, i cui fumi venefici ogni sera saturavano l’aria della nostra città. Oggi, come allora, si cerca di negare e minimizzare il problema, ma è una strategia perdente in partenza, perché esprime una posizione contraria alla logica e al pensiero dell’opinione pubblica.
Vent’anni fa, su sollecitazione degli aderenti alla Campagna nonviolenta “San Ferdinando di Puglia Zona Termale”, fu il NOE, Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri ad apporre i sigilli alla discarica abusiva sempre fumante e a risolvere definitivamente il problema, non l’Amministrazione del tempo. Oggi ci chiediamo: chi ci libererà dai roghi tossici quotidiani? L’attuale Amministrazione subirà le decisioni prese altrove o saprà essere protagonista della storia della nostra città?
Oggi, 1200 cittadini vi affidano una grande responsabilità e un importante compito. Buon lavoro. Grazie”.
Il primo firmatario della petizione (sottoscritta da 1200 cittadini) ha avuto diritto di parola in Consiglio comunale per 10 minuti.
Durante il Consiglio comunale i cittadini di San Ferdinando di Puglia hanno appreso che l'Amministrazione comunale ha provveduto alla rimozione di tutti i rifiuti abbandonati abusivamente nei canali di scolo delle complanari della SS 16.
Al termine degli interventi, i capigruppo si sono riuniti in camera di consiglio e hanno deciso di votare all’unanimità le seguenti deliberazioni:
1. Attivare la Consulta dell’Ambiente già prevista dallo Statuto Comunale.
2. Richiedere nuovi controlli dell’inquinamento dell’aria nelle periferie della città da parte dell’ARPA Puglia.
3. Installare, previo accordo economico finanziario con la Provincia BAT, centraline fisse in varie zone della città per il monitoraggio permanente dell’aria.
4. Incentivare l’attività di sorveglianza volontaria in sinergia con le Forze dell’Ordine locali e provinciali, le associazioni e i comitati dei cittadini.
5. Proporre un’azione di sensibilizzazione e di tutela ambientale che coinvolga tutte le istituzioni educative e formative del territorio.
5 dicembre 2014
In data odierna, abbiamo consegnato all’Ufficio Protocollo del Comune di San Ferdinando di Puglia un plico con una LETTERA indirizzata al Sindaco, alla Procura della Repubblica, al Prefetto, al Questore e ad altri organismi istituzionali, riportati di seguito, e SOTTOSCRITTA DA 684 CITTADINI sanferdinandesi preoccupati per la propria salute e quella dei propri figli sul problema dei ROGHI TOSSICI QUOTIDIANI che avvelenano la nostra aria e il nostro cibo.
ECCO IL TESTO:
- Al gent.mo Sindaco dott. Michele Lamacchia San Ferdinando di Puglia
- Alla Procura della Repubblica c/o Tribunale di Foggia
- Al Prefetto (Dott.ssa Clara Minerva)
- Al Presidente del Consiglio Comunale (Francesco Camporeale)
- Al Questore di Foggia (dott. Piernicola Antonio Silvis)
- Al Capogruppo consiliare “Uniti per San Ferdinando” (dott. Salvatore Puttilli)
- Al Capogruppo consiliare Alleanza Futuro Popolare (Avv. Giovina D’Addato)
- Alla Stazione dei Carabinieri San Ferdinando di Puglia
- Al Comando di Polizia Municipale San Ferdinando di Puglia
- All’Amministrazione Provinciale Barletta-Andria-Trani
- Alla Direzione generale dell’ASL BT - Andria
Oggetto: Richiesta di interventi urgenti in merito al problema dei roghi diurni e notturni di materiale plastico con inaccettabili rischi per la salute dei cittadini.
I sottoscritti cittadini di San Ferdinando di Puglia preoccupati per la propria salute e quella dei propri figli, i cui dati anagrafici sono riportati in calce a questa lettera,
ESPONGONO QUANTO SEGUE
E’ da almeno tre anni che nell’agro di San Ferdinando di Puglia, nelle due zone indicate nella presente lettera come ZONA A e B (foto 1 e 2), su una superficie totale di 345,8 ettari, avvengono con cadenza quotidiana numerosi roghi abusivi di materiali plastici e altri materiali non identificati, i cui fumi tossici, contenenti IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici) e/o diossina, a causa del regime dei venti, tipici della zona (provenienti da Ponente), raggiungono l’abitato di San Ferdinando di Puglia e in particolare la ZONA C e D (foto 1 e 2), dell’estensione complessiva di 31,26 ettari, provocando un impatto intollerabile per la salute della cittadinanza.
Chiunque sul nostro territorio comunale dia fuoco a rifiuti abbandonati mette in atto un comportamento illegale, la “combustione illecita dei rifiuti”, disciplinato dall’art. 256- bis, introdotto dal D.Lgs 10 dicembre 2013 n.136 (“Disposizioni urgenti dirette a fronteggiare emergenze ambientali e industriali ed a favorire lo sviluppo delle aree interessate”) entrato in vigore il 10/12/2013: “Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque appicca il fuoco a rifiuti abbandonati ovvero depositati in maniera incontrollata in aree non autorizzate è punito con la reclusione da due a cinque anni. Nel caso in cui sia appiccato il fuoco a rifiuti pericolosi, si applica la pena della reclusione da tre a sei anni”.
Come emerge chiaramente dalle foto allegate (che rappresentano solo una piccola parte delle prove foto-video in nostro possesso, accumulate in questi anni), il problema dei roghi quotidiani di materiali tossici sul territorio di San Ferdinando di Puglia è reale e di preoccupante gravità, perché legato alla diffusa pratica illegale di incendiare i rifiuti, quale metodo spiccio di smaltimento degli stessi da parte di cittadini ignoranti o senza scrupoli.
Per quanto sopra esposto e motivato, i sottoscritti
CHIEDONO
1. Alla Procura della Repubblica e al Prefetto di rafforzare la presenza e il controllo del territorio da parte delle Forze dell’Ordine e di intraprendere le opportune indagini e tutti i provvedimenti in loro potere per risolvere il problema dei roghi abusivi di rifiuti tossici, identificando e perseguendo legalmente i responsabili delle combustioni illecite.
2. Al Presidente del Consiglio Comunale di inserire il problema dei roghi tossici a San Ferdinando di Puglia come punto di discussione all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale. La presente lettera è stata sottoscritta da più di 100 cittadini sanferdinandesi ultrasedicenni, in conformità all’art. 27 comma 1 dello Statuto Comunale.
3. L’installazione di telecamere per la videosorveglianza delle zone maggiormente interessate dagli scarichi e combustioni abusivi di rifiuti, da collocarsi possibilmente nei punti indicati nella Mappa dei roghi con il simbolo [Triangolo giallo] (foto 1 e 2).
4. Controlli dei livelli di inquinamento dell’aria nelle periferie della città da parte dell’ARPA Puglia con l’installazione di centraline per il monitoraggio degli IPA, diossina ed altri inquinanti nelle zone C e D (foto 1 e 2), questa volta non posizionate, come avvenuto di recente all’interno di un parco alberato, ma sulle strade in cui si prevede la massima concentrazione di sostanze inquinanti (via Foggia - angolo via Cerignola e Piazza Mons. Gallo).
5. Rimozione urgente dei rifiuti accumulati nei canali di scolo delle complanari della Strada Statale 16.
Per quanto sopra esposto, i Cittadini di San Ferdinando di Puglia preoccupati per la propria salute e quella dei propri figli chiedono, appellandosi al senso di responsabilità delle istituzioni, di realizzare tutto quanto è possibile per porre fine alle discariche illegali dei rifiuti e ai roghi tossici quotidiani nel territorio di San Ferdinando di Puglia. Non fateci aspettare ancora a lungo.
I Cittadini di San Ferdinando di Puglia preoccupati per la propria salute e quella dei propri figli
San Ferdinando di Puglia, 05.12.2014
26 novembre 2014
San Ferdinando di Puglia: la terra dei roghi tossici quotidiani
14 ottobre 2014
BALLA COI ROGHI
3 ottobre 2014
Quando il navigatore satellitare…
25 settembre 2014
IL SINDACO LAMACCHIA RISPONDE AI CITTADINI SUI ROGHI TOSSICI
Mi sembra di vedere un film già visto. Era l’anno 1994 ed era in corso una Campagna nonviolenta dei cittadini di San Ferdinando di Puglia per chiedere la chiusura della discarica abusiva sempre fumante. Sono trascorsi vent’anni da quella trionfale Campagna che si concluse con la chiusura della discarica abusiva da parte del NOE (Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri). L’anomalia preoccupante è che sono trascorsi vent’anni e abbiamo lo stesso Sindaco di allora, che sullo stesso tema, quello dei rifiuti e dei fumi tossici, ha le medesime reazioni di negazione e melina ad oltranza, esattamente come fece vent’anni fa.
Nella lettera di risposta alla richiesta di rettifica da parte dei cittadini (Foto 1), il Sindaco, dopo aver sottolineato l’ovvio in termini di competenze giuridiche in campo penale, afferma che al Sindaco di San Ferdinando di Puglia “NEGLI ULTIMI ANNI NON E’ PERVENUTA ALCUNA VOSTRA SEGNALAZIONE IN MERITO” alla questione dei roghi tossici di rifiuti. Quanto afferma il Sindaco è FALSO. Esattamente 365 giorni fa e precisamente il 26 settembre 2013 alle ore 0.06, il Sindaco Michele Lamacchia rispondeva sul Gruppo Facebook “San Ferdinando di Puglia Open Gov” ad un post su Facebook di una cittadina (foto 3) che segnalava come “spesso intorno alle 22.00 si sente un fortissimo odore di rifiuti bruciati!!! Accade molto spesso, il che è allarmante. Sembra provenire da via Cerignola… Non vorrei respirassimo DIOSSINA pura!!! C’è qualcuno che come noi vuole vederci chiaro??! Non si possono tollerare simili comportamenti e subirne silenziosamente i danni”. Commentando il post, io invitai il Sindaco Lamacchia “ad effettuare gli opportuni accertamenti, acquisendo le prove necessarie per perseguire questo comportamento illegale”. Il Sindaco rispose affermando: “RINGRAZIO PER LA SEGNALAZIONE, DOMANI MATTINA ATTIVERO’ GLI ORGANI DI VIGILANZA PER UNA ATTENTA VERIFICA. COMUNICHERO’ L’ESITO DEI CONTROLLI” (foto 4). Sono trascorsi 365 giorni e i cittadini attendono ancora, invano, di conoscere l’esito di quei controlli.
E non finisce qui. Il Sindaco afferma ancora, in questa lettera, indirizzata anche alla Procura della Repubblica, che “SIA IL COMANDO DEI VIGILI URBANI CHE LA LOCALE STAZIONE DEI CARABINIERI NON HANNO INVIATO ALCUN RAPPORTO SULLA VICENDA, NON CAPISCO QUALE RISCONTRO AVREI DOVUTO DARE”.
Questa affermazione è ASSURDA. Nella lettera dei cittadini con la richiesta di rettifica del 19/09/2014 si evidenziava che “la sera del 9/9/2014 un componente della Sua amministrazione, alla presenza di alcuni cittadini e di una pattuglia dei Carabinieri e della Polizia Municipale, ha constatato l’esistenza di un rogo nell’agro di San Ferdinando di Puglia”.
Signor Sindaco, dov’è il rapporto della polizia municipale del rogo verificatosi il 9/9/2014? Perché Lei non ha spedito il rapporto della polizia municipale, allegandolo alla lettera indirizzata al Procuratore della Repubblica, per rettificare le Sue affermazioni precedenti come inesatte, visto che almeno un rogo di sostanze tossiche è stato constatato con un atto ufficiale? Non continui a trattare i cittadini come degli imbecilli.
E non finisce qui. Nella sua ultima missiva il Sindaco prosegue dicendo che le affermazioni dei “cittadini di San Ferdinando di Puglia preoccupati per la propria salute e quella dei propri figli”, espresse nella lettera del 8/9/2014, sono “DI ASSOLUTA GRAVITA’ E CHE OVE FOSSERO RISCONTRATE E RISPONDENTI AL VERO, DETERMINEREBBERO UN GRAVE PERICOLO PER I CITTADINI E LA NECESSITA’ DI INTERVENTI IMMEDIATI A TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA DA PARTE DEGLI ORGANI PREPOSTI”. Qui il Sindaco inizia la melina. Come “ove fossero riscontrate e rispondenti al vero”??!! Sembra che il nostro Sindaco sia privo dell’olfatto e della vista, che non controlli il territorio, come facciamo noi cittadini attivi non stipendiati con le casse dello Stato, che non navighi su internet, che non abbia visto le decine di fotografie e i video che i cittadini pubblicano sul web, a scadenze regolari, e che abbiamo allegato, in parte, alla nostra ultima lettera. Siamo di fronte alla negazione di un grave problema, quello dei roghi di rifiuti, che, due anni fa, è stato anche fotografato, casualmente, da un satellite che scattava foto dallo spazio, che poi sarebbero confluite nelle mappe della Apple, come da me descritto in un recente articolo pubblicato su Uomoplanetario.org.
E non finisce qui. Il Sindaco prosegue scrivendo: “NELL’IPOTESI, INVERO, CHE I FATTI DENUNCIATI NON CORRISPONDANO AL VERO (ROGHI ABUSIVI CON LIBERAZIONE DI FUMI DI DIOSSINA E ALTRI INQUINANTI PERICOLOSI PER LA SALUTE DEI CITTADINI), SI E’ IN PRESENZA DI ALLARMISMO INGIUSTIFICATO, CON GRAVE LESIONE DELL’IMMAGINE E DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE ED ECONOMICHE DI SAN FERDINANDO DI PUGLIA”.
Sindaco Lamacchia, i cittadini attivi non raccontano frottole. La smetta di fare melina e di porsi sulle difensive, non ne ha motivo. I cittadini attivi non sono suoi competitori politici. Noi vogliamo soltanto risolvere i problemi, dando la priorità a quelli più gravi. Oggi il problema in assoluto più grave a San Ferdinando di Puglia è rappresentato dai roghi tossici di rifiuti. Un sindaco veramente attento alla salute dei cittadini, già 365 giorni fa, dopo la prima segnalazione su internet di una cittadina, si sarebbe allertato e il giorno dopo avrebbe chiamato l’ARPA Puglia per installare in via Foggia, in via Ruggiero Grieco e in via Gramsci tre centraline per la rilevazione degli inquinanti dell’aria (diossina e IPA) e avrebbe istituito una task force con la Prefettura, le forze dell’ordine, la SIA e la Guardia Campestre.
Però, mi lasci ancora dire: tutto questo sembra un déja vu. Forse il problema dei roghi non lo risolverà Lei, come nel 1994 non risolse il problema della discarica abusiva fumante. Allora intervenne il NOE (Nucleo Operativo Ecologico dei Carabineri), oggi ci penserà il Prefetto o la Magistratura. Ma io sono un inguaribile ottimista e credo che le persone possano cambiare e migliorare anche dopo trent’anni di politica partitica. La prego, mi stupisca. Non aspetto altro.
12 dicembre 2014
A SAN FERDINANDO DI PUGLIA I ROGHI TOSSICI DI RIFIUTI ESISTONO. PAROLA DI APPLE MAPS
Vi faccio una domanda. Se a San Ferdinando di Puglia i roghi tossici quotidiani di rifiuti non esistessero e fossero il frutto delle allucinazioni olfattive e visive di una quarantina di cittadini malati, o nella peggiore delle ipotesi fossero rari e sfortunati “incidenti” che accadono nel territorio della città più invidiata e copiata della Puglia, quante possibilità avremmo di fotografare un rogo puntando un satellite sul nostro territorio e scattando una fotografia dallo spazio, in un istante qualsiasi dell’anno di una giornata senza nuvole? Risposta: una percentuale molto prossima allo zero. E se poi avessimo la pretesa di voler fotografare dallo spazio non solo uno ma ben due roghi contemporaneamente? Beh, sarebbe impossibile come vincere il primo premio della Lotteria Italia per due anni consecutivi. Ma a San Ferdinando di Puglia l’impossibile può divenire realtà. Basta andare con un Mac su Apple Maps e cercare San Ferdinando di Puglia per vedere la foto satellitare del nostro territorio che mostra chiaramente, in un istante randomico dell’anno, ben due roghi che ardevano in contemporanea nell’area ovest della città, come da noi più volte segnalato. INCREDIBILE, direbbe qualche politico nostrano. NO, quella foto satellitare ritrae un attimo di ordinaria quotidianità della nostra realtà territoriale. Solo chi finge di non sentire (con l’olfatto) e si ostina a non vedere, contro ogni evidenza, può asserire il contrario. I roghi tossici di rifiuti esistono. Parola di Apple Maps.
5 dicembre 2014
LETTERA AL SINDACO Dei CITTADINI SANFERDINANDESI SUI ROGHI TOSSICI QUOTIDIANI
In data odierna, abbiamo consegnato all’Ufficio Protocollo del Comune di San Ferdinando di Puglia un plico con una LETTERA indirizzata al Sindaco, alla Procura della Repubblica, al Prefetto, al Questore e ad altri organismi istituzionali, riportati di seguito, e SOTTOSCRITTA DA 684 CITTADINI sanferdinandesi preoccupati per la propria salute e quella dei propri figli sul problema dei ROGHI TOSSICI QUOTIDIANI che avvelenano la nostra aria e il nostro cibo.
ECCO IL TESTO:
Al gent.mo Sindaco dott. Michele Lamacchia San Ferdinando di Puglia
Alla Procura della Repubblica c/o Tribunale di Foggia
Al Prefetto
Dott.ssa Clara Minerva
Al Presidente del Consiglio Comunale Francesco Camporeale
Al Questore di Foggia
dott. Piernicola Antonio Silvis
Al Capogruppo consiliare “Uniti per San Ferdinando” dott. Salvatore Puttilli
Al Capogruppo consiliare Alleanza Futuro Popolare Avv. Giovina D’Addato
Alla Stazione dei Carabinieri San Ferdinando di Puglia
Al Comando di Polizia Municipale San Ferdinando di Puglia
All’Amministrazione Provinciale Barletta-Andria-Trani
Alla Direzione generale dell’ASL BT - Andria
Oggetto: Richiesta di interventi urgenti in merito al problema dei roghi diurni e notturni di materiale plastico con inaccettabili rischi per la salute dei cittadini
I sottoscritti cittadini di San Ferdinando di Puglia preoccupati per la propria salute e quella dei propri figli, i cui dati anagrafici sono riportati in calce a questa lettera,
ESPONGONO QUANTO SEGUE
E’ da almeno tre anni che nell’agro di San Ferdinando di Puglia, nelle due zone indicate nella presente lettera come ZONA A e B (foto 1 e 2), su una superficie totale di 345,8 ettari, avvengono con cadenza quotidiana numerosi roghi abusivi di materiali plastici e altri materiali non identificati, i cui fumi tossici, contenenti IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici) e/o diossina, a causa del regime dei venti, tipici della zona (provenienti da Ponente), raggiungono l’abitato di San Ferdinando di Puglia e in particolare la ZONA C e D (foto 1 e 2), dell’estensione complessiva di 31,26 ettari, provocando un impatto intollerabile per la salute della cittadinanza.
Chiunque sul nostro territorio comunale dia fuoco a rifiuti abbandonati mette in atto un comportamento illegale, la “combustione illecita dei rifiuti”, disciplinato dall’art. 256- bis, introdotto dal D.Lgs 10 dicembre 2013 n.136 (“Disposizioni urgenti dirette a fronteggiare emergenze ambientali e industriali ed a favorire lo sviluppo delle aree interessate”) entrato in vigore il 10/12/2013: “Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque appicca il fuoco a rifiuti abbandonati ovvero depositati in maniera incontrollata in aree non autorizzate è punito con la reclusione da due a cinque anni. Nel caso in cui sia appiccato il fuoco a rifiuti pericolosi, si applica la pena della reclusione da tre a sei anni”.
Come emerge chiaramente dalle foto allegate (che rappresentano solo una piccola parte delle prove foto-video in nostro possesso, accumulate in questi anni), il problema dei roghi quotidiani di materiali tossici sul territorio di San Ferdinando di Puglia è reale e di preoccupante gravità, perché legato alla diffusa pratica illegale di incendiare i rifiuti, quale metodo spiccio di smaltimento degli stessi da parte di cittadini ignoranti o senza scrupoli.
Per quanto sopra esposto e motivato, i sottoscritti
CHIEDONO
1. Alla Procura della Repubblica e al Prefetto di rafforzare la presenza e il controllo del territorio da parte delle Forze dell’Ordine e di intraprendere le opportune indagini e tutti i provvedimenti in loro potere per risolvere il problema dei roghi abusivi di rifiuti tossici, identificando e perseguendo legalmente i responsabili delle combustioni illecite.
2. Al Presidente del Consiglio Comunale di inserire il problema dei roghi tossici a San Ferdinando di Puglia come punto di discussione all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale. La presente lettera è stata sottoscritta da più di 100 cittadini sanferdinandesi ultrasedicenni, in conformità all’art. 27 comma 1 dello Statuto Comunale.
3. L’installazione di telecamere per la videosorveglianza delle zone maggiormente interessate dagli scarichi e combustioni abusivi di rifiuti, da collocarsi possibilmente nei punti indicati nella Mappa dei roghi con il simbolo [Triangolo giallo] foto 1 e 2).
4. Controlli dei livelli di inquinamento dell’aria nelle periferie della città da parte dell’ARPA Puglia con l’installazione di centraline per il monitoraggio degli IPA, diossina ed altri inquinanti nelle zone C e D (foto 1 e 2), questa volta non posizionate, come avvenuto di recente all’interno di un parco alberato, ma sulle strade in cui si prevede la massima concentrazione di sostanze inquinanti (via Foggia - angolo via Cerignola e Piazza Mons. Gallo).
5. Rimozione urgente dei rifiuti accumulati nei canali di scolo delle complanari della Strada Statale 16.
Per quanto sopra esposto, i Cittadini di San Ferdinando di Puglia preoccupati per la propria salute e quella dei propri figli chiedono, appellandosi al senso di responsabilità delle istituzioni, di realizzare tutto quanto è possibile per porre fine alle discariche illegali dei rifiuti e ai roghi tossici quotidiani nel territorio di San Ferdinando di Puglia. Non fateci aspettare ancora a lungo.
I Cittadini di San Ferdinando di Puglia preoccupati per la propria salute e quella dei propri figli
San Ferdinando di Puglia, 05.12.2014
10 novembre 2014
Maledetta ignoranza
Chi mai ci salverà dall'ignoranza? Perché l'ignoranza produce molti più danni e fa più male della cattiveria.
Oggi voglio manifestare tutta la mia indignazione raccontando un episodio che mi ha fatto letteralmente infuriare.
Degli agricoltori, che non è esagerato definire criminali, in una campagna non distante dal centro abitato di San Ferdinando di Puglia, hanno incendiato molte centinaia di metri di tubo di plastica nero in PVC per l'irrigazione, ammorbando l'ambiente circostante per diversi chilometri quadrati di fumi neri carichi di diossina, uno dei più potenti cancerogeni conosciuti dall'uomo.
La consuetudine incivile, ottusa e criminale di sbarazzarsi col fuoco dei tubi di irrigazione, dei sacchi di concime, dei flaconi di plastica dei pesticidi anziché portarli al riciclo, come previsto dalla legge, è così diffusa sul nostro territorio da non meritare il benché minimo controllo da parte delle autorità e delle forze dell'ordine. E’ molto frequente per il cittadino comune osservare in campagna simili roghi di tubi di plastica ad uso agricolo o di pneumatici usati.
Questi roghi con le loro colonne di fumo denso e nero si accendo e si spengono nella più totale indifferenza delle autorità preposte al controllo. Gli agricoltori che attivano questi piccoli inceneritori illegali lo fanno sapendo con certezza di restare impuniti. E agiscono a cuor leggero, nella loro beata ignoranza. Mi è capitato di ascoltare un agricoltore affermare che la plastica è sostanza organica. Va da sè che per questo agricoltore bruciare della plastica e intossicare l’ambiente con la diossina equivale a bruciare legna di caminetto. Ecco uno dei tanti modi in cui l’ignoranza può fare più danni della cattiveria.
Ma in quale landa sperduta di trogloditi sono vissute fino ad ora queste persone per non sapere - dopo l'Agente Orange sparso in Vietnam dall'esercito degli Stati Uniti, dopo la diossina di Seveso e dopo che la nostra discarica comunale, sempre fumante per decenni, ha sparso diossina seminando cancro - che bruciare la plastica PVC produce diossina venefica per se stessi e per gli altri? Da dove traggono le loro informazioni? Da Emilio Fede, da Bruno Vespa, da Maria de Filippi?
Scrivo questa riflessione-sfogo mentre ho ancora il fetore della plastica bruciata nelle narici, e subito dopo aver scattato le foto che vedete, a testimonianza provata di quanto affermo.
Una domanda alle Autorità comunali. Qual'è il controllo che il comune, la guardia campestre, i vigili urbani e i carabinieri esercitano sul territorio? Cosa si sta facendo per prevenire questi roghi che producono un elevato inquinamento del territorio e delle colture agricole?
Perché la cura dell'ignoranza può avvenire solo col tempo, mentre i reati contro l'ambiente vanno perseguiti subito. E con severità.
9 settembre 2014
IL SINDACO LAMACCHIA RISPONDE CON LETTERA AI CITTADINI SUI ROGHI TOSSICI QUOTIDIANI E OFFRE LA SUA PIÙ COMPLETA DISPONIBILITÀ A SUPPORTARE LE SEGNALAZIONI DEI CITTADINI
Nella giornata di ieri (09/09/2014) il “Gruppo dei cittadini sanferdinandesi preoccupati per la propria salute e quella dei propri figli" a causa dei roghi tossici quotidiani ha ricevuto una lettera di risposta dal Sindaco Michele Lamacchia indirizzata anche alla Procura della Repubblica, alla Provincia BAT, alla ASL BT, alla caserma dei Carabinieri e alla Polizia Municipale (foto 1). Ecco di seguito il testo della risposta del Sindaco Lamacchia:
“Oggetto: Denuncia di presunti roghi notturni e diurni.
Un gruppo di cittadini ha presentato l'allegata denuncia per presunti roghi notturni e diurni di materiale plastico. Invito le autorità in indirizzo ad espletare le opportune indagini onde accertare veridicità di quanto denunciato ed in caso di esito negativo a voler procedere per la fattispecie di cui all'art. 658 C.P”.
Nella stessa giornata, il Sindaco Lamacchia, dopo aver constatato la presenza di un rogo di materiali tossici in via Cerignola, attraverso la testimonianza sul posto di un componente della sua maggioranza e il rapporto dei Carabinieri e della Polizia Municipale, ha offerto la sua completa disponibilità ad accogliere le segnalazioni di roghi da parte dei cittadini.
La veridicità di quanto affermato nella lettera dei cittadini sui roghi tossici, in un primo momento, veniva descritta dal Sindaco Lamacchia come “presunta” e tutta da accertare, tanto da prefigurare addirittura il reato di “procurato allarme”, disciplinato dall’art. 658 del Codice Penale. In realtà, i cittadini, prima di procedere con la lettera di segnalazione, avevano già acquisito una quantità notevole di prove fotografiche e video inconfutabili dei roghi tossici nell'agro di San Ferdinando di Puglia, che ne dimostravano la presenza al di là di ogni ragionevole dubbio. Nel giro di poche ore dall’invio della lettera di risposta ai cittadini, il Sindaco Lamacchia ha potuto constatare che il problema dei roghi tossici è reale e preoccupante e non il frutto di allucinazioni visive e olfattive di un gruppo di mitomani che si divertono ad “allarmare" i propri concittadini su pericoli inesistenti. Il “Gruppo dei cittadini sanferdinandesi preoccupati per la propria salute e quella dei propri figli" a causa dei roghi tossici quotidiani mette a disposizione dei Sindaco e delle autorità competenti il materiale probatorio foto-video raccolto in questi mesi per supportare e facilitare le indagini.
L’appello accorato che in questa sede rivolgiamo al Sindaco, alle autorità competenti e a tutti i cittadini è di fare il possibile per risolvere il problema dei roghi tossici, non soltanto con le segnalazioni e le relative sanzioni, ma anche con un opportuno "Piano di prevenzione dei roghi" su tutto il territorio comunale, cercando di rimuovere i rifiuti abbandonati dai cittadini nei canali di scolo delle strade complanari della Statale 16 e di agire a livello educativo al fine di creare nella cittadinanza la consapevolezza dei danni legati a una non corretta gestione dei rifiuti civili, industriali e agricoli e dei pericoli per la salute legati alla combustione di rifiuti di materiale plastico e/o tossico.
8 settembre 2014
LETTERA AL SINDACO DI SAN FERDINANDO DI PUGLIA MICHELE LAMACCHIA SUI ROGHI TOSSICI QUOTIDIANI
Un GRUPPO di cittadini sanferdinandesi, PREOCCUPATI PER LA PROPRIA SALUTE E PER QUELLA DEI PROPRI FIGLI, ha scritto al Sindaco di San Ferdinando di Puglia Michele Lamacchia una LETTERA-DENUNCIA sui roghi notturni e diurni di materiale plastico con inaccettabili rischi per la salute dei cittadini, richiedendo con urgenza indagini e provvedimenti.
Signor Sindaco,
è da due anni che i cittadini di San Ferdinando di Puglia denunciano il problema dei roghi notturni e diurni di materiale plastico e di altro materiale non identificato e dei FUMI TOSSICI DI DIOSSINA provenienti da via Cerignola e via Canosa.
Nel tempo abbiamo effettuato numerose SEGNALAZIONI ai vigili urbani e ai Carabinieri che non hanno finora sortito effetti tangibili, mentre da Lei abbiamo atteso invano riscontri positivi.
I roghi in questione avvengono in vari momenti della giornata, soprattutto nelle ore notturne, su un’area molto vasta dell’agro di San Ferdinando di Puglia.
I fumi tossici, contenenti diossina, in ragione del particolare regime dei venti, che dopo le ore 18.00 spirano da Sud-Ovest, invadono San Ferdinando di Puglia provocando un IMPATTO INTOLLERABILE PER LA SALUTE DELLA CITTADINANZA.
Per quanto sopra esposto i Cittadini di San Ferdinando di Puglia, preoccupati per la propria salute e quella dei propri figli, Le chiedono formalmente di avviare le OPPORTUNE INDAGINI e i NECESSARI ACCERTAMENTI in ordine ai fatti esposti in narrativa, per PORRE FINE AI ROGHI che ci stanno AVVELENANDO e facendo ammalare.
Non ci faccia aspettare ancora a lungo perché qui NOI QUI STIAMO MORENDO.
In attesa di un riscontro, La salutiamo cordialmente. Se intende rispondere può farlo sulla pagina Facebook dell’Amministrazione Comunale Sanferdinandodipuglia.
I Cittadini di San Ferdinando di Puglia preoccupati per la propria salute e per quella dei propri figli.