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Smantellamento lento

Foto: Matteo Della Torre

Dopo aver distrutto con voluttà le piste ciclabili di via Mazzini e via Goito, l’accanimento antiecologista di Indietro tutta cerca di farsi furbetto, senza peraltro riuscirci.

La nuova strategia per l’eliminazione della pista ciclabile di via Ofanto si fa più sottile, prevedendo un’opera di “smantellamento lento”: si attende che il tempo cancelli le linee di demarcazione della pista, si girano i cartelli stradali rispetto al senso di marcia delle automobili e si eliminano due dossi ciclabili. È il bacio della morte di Indietro tutta alla pista ciclabile di via Ofanto.

E mentre nel vicino Comune di Trinitapoli l’Amministrazione di centro-destra, sottolineo centro-destra, approva un progetto di costruzione di nuove piste ciclabili per un totale di 30 chilometri - che interesserà anche le seguenti vie urbane: “Barletta, Luther King, Kennedy, Papa Giovanni, 1° Maggio e Forze Armate” (Fonte: FIAB Bari) - a San Ferdinando di Puglia si procede con passo felpato nella direzione diametralmente opposta. Come da tradizione, Indietro tutta si muove in controtendenza rispetto a ciò che avviene in buona parte dell’Europa e del mondo ed ora anche delle città del circondario!

Invito a leggere la dichiarazione dell’Assessore (di centro-destra!) ai lavori pubblici del Comune di Trinitapoli Giustino Tedesco: “La proposta ha come obiettivo generale quello di aumentare la mobilità sostenibile dell’area urbana del Comune di Trinitapoli e incrementare modalità alternative di mobilità a basso impatto ambientale”. (Fonte: www.lafabbricadelfuturo.info)

A San Ferdinando di Puglia, sulle questioni legate all’ecologia non si procede a tentoni, che sarebbe già un progresso, seppure infinitesimale, ma si naviga ostinatamente a ritroso. Si torna Indietro tutta!

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