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Sono queste le donne…

Attivista di Greenpeace in azione

Sono queste le donne, mie concittadine, che non mi fanno vergognare di vivere a San Ferdinando di Puglia.

Donne in gamba, dinamiche, coraggiose, che sanno mettersi in gioco ed offrono il proprio contributo attivo per salvare il nostro fragile pianeta, la nostra preziosa astronave, dalla minaccia del riscaldamento climatico.

Donne che si elevano ad altezze siderali sopra la banalità, la trivialità, l’esasperato egoismo e mancanza di senso collettivo che ammorbano il nostro tessuto sociale. Ed entrano in azione, anche a mille chilometri di distanza da casa propria, disintegrando, in un sol colpo, il modello fascista di donna ubbidiente, riservata, afona e sottomessa, con l’unica responsabilità di badare equamente male al marito e ai figli, quella sorta di curioso animale domestico che nella propaganda maschilista godrebbe nel farsi da parte e lasciare spazio al suo uomo, così da avere tutto il tempo per stirare le camicie e infilare le pantofole al maritino.

Donne che fanno la differenza, perché pensano, desiderano e agiscono ben oltre gli orizzonti angusti e gli interessi futili del popolo femminile, prigioniero del suo ruolo subalterno.

Se dovessi predire il futuro dell’umanità guardando alla massa amorfa delle donne ancora prigioniere delle antiquate idee patriarcali e/o abbagliate dalla vanità, prevarrebbe il pessimismo. L’esempio di queste donne, che hanno il coraggio di opporsi ai crimini ambientali e lottano per costruire un mondo migliore, mi induce a credere che, nonostante tutto, l’umanità riuscirà a trovare un via d’uscita per salvarsi dall’estinzione. Grazie R.

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