Apprendiamo dalla cronaca locale che il Sindaco Franco Landella (centro-destra) ha deliberato con la sua Giunta di ampliare la chiusura al traffico del centro di Foggia. Sette nuove strade verranno chiuse al traffico e saranno accessibili solo a pedoni e ciclisti.

Questo lodevole provvedimento nasce nell'alveo delle iniziative a favore della mobilità sostenibile, al fine di disincentivare l'utilizzo dell'auto privata nel centro urbano e ridurre l'inquinamento acustico e atmosferico.

Come non notare lo stridente contrasto di questo provvedimento, di chiara ispirazione ambientalista, che si inserisce nel flusso delle innovazioni ambientali praticate nelle città di tutto il mondo, con quanto scritto a pag. 10 nel programma della lista "Costruiamo insieme”? Leggiamolo: “Puntiamo inoltre a restituire a San Ferdinando di Puglia il proprio centro storico attraverso la riapertura delle strade adiacenti la Piazza”.

Quindi, se abbiamo capito bene, la Lista “Costruiamo Insieme” non solo non intende intraprendere politiche moderne di contrasto al traffico automobilistico privato e non vuole chiudere altre strade al traffico motorizzato, ma intende muoversi a passo di gambero prevedendo la riapertura dell'unica via del centro storico attualmente chiusa al traffico e di pochi vicoli chiusi. Che bello rivivere la giovinezza quando con la Panda 45 si parcheggiava davanti al Bar Italia e dal jukebox risuonavano le note di “Bravi ragazzi” di Miguel Bosè. Ritorniamo al passato.

In una città che soffoca nel traffico, invece di limitare l’uso privato dell’automobile per migliorare la qualità ambientale del centro storico e la salute pubblica si gabella la riapertura delle strade del centro come un progresso. In tutto il mondo si parla di “rivitalizzazione” degli spazi urbani attraverso la pedonalizzazione di larghe aree del centro, per renderle più attrattive per i cittadini, i turisti e vantaggiose per gli esercizi commerciali. A San Ferdinando di Puglia la Lista “Costruiamo Insieme” vorrebbe perseguire gli stessi obiettivi, rendere il centro storico più attrattivo per cittadini, turisti e vantaggioso per gli esercizi commerciali, ma proponendo la fallimentare strategia per la mobilità degli anni ’70. Ovunque nel mondo larghe parti dei centri storici delle città sono state chiuse al traffico e pedonalizzate si è assistito all’ovvio miglioramento della qualità della vita dei residenti e ad un aumento del turismo, accompagnato da un incremento dei profitti per le attività commerciali.

Guardate il video allegato a questo post e vedrete i risultati del progetto di riqualificazione e pedonalizzazione di Times Square, che era una delle strade più trafficate e inquinate di New York. Ma per varare simili politiche di riqualificazione ambientale è necessario essere amministratori consapevoli e aperti al cambiamento.