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Un pò di chiarezza sulle piste ciclabili

In questi mesi sull’argomento delle piste ciclabili di San Ferdinando di Puglia sono intervenuti tutti, ma proprio tutti, ha parlato persino il gatto sotto casa.

Su questo tema c’è molta ipocrisia. Chi è afflitto da logorrea contestataria usa perifrasi e gira intorno all’argomento senza andare dritto alla radice dei propri inconfessabili intendimenti: l’abolizione totale delle piste ciclabili in ambito urbano, l’annientamento radicale di questa storica conquista di civiltà e il ripristino della situazione precedente.

Per i contestatori le vere piste ciclabili sono quelle extraurbane, mentre quelle urbane, sia se delimitate da semplici strisce gialle o rinforzate con cordoli in cemento, sono pericolose e tolgono spazio alle automobili.

Ciò che non si ha il coraggio di dire è la volontà di far sparire queste dannate piste ciclabili, perché la strada è dei macchinoni.

Eh no, caro automobilista, la strada non è dei macchinoni, è di tutti. È anche dei ciclisti, che hanno diritto di pedalare per le strade della città in tutta sicurezza.

Ma qui dobbiamo fare chiarezza. Il criterio per stabilire gli elementi progettuali di una pista ciclabile è la velocità di punta raggiunta dalle automobili che percorrono la strada su cui va costruita la pista ciclabile.

Lo schema è il seguente:

Se un’automobile si scontra con un ciclista alla velocità:

1.  di 60-50 km/h il ciclista muore (l’equivalente di una caduta da 14 metri).

2.  di 40 km/h il ciclista può finire su una sedia a rotelle a vita (l’equivalente di una caduta da 6 metri e mezzo).

3.  di 30-20 km/h il ciclista si frattura le ossa.

4.  di 10 km/h il ciclista riporta ferite lievi.

Alla luce di questo schema e intendendo garantire la sicurezza dei ciclisti urbani, a nostro avviso, la rete delle piste ciclabili di San Ferdinando di Puglia si potrebbe rielaborare  in questo modo:

1.  Via Lariano: nessuna criticità.

2.  Via Togliatti: nessuna criticità.

3.  Via Gramsci: il CORDOLO della pista ciclabile E’ NECESSARIO perché su questa strada la velocità delle automobili può raggiungere i 40-50 km/h.

4.  Via Goito: il CORDOLO della pista ciclabile NON E’ NECESSARIO perché su questa strada la velocità delle automobili non supera i 10-15 km/h. Il cordolo andrebbe sostituito con due linee, bianca e gialla, rinforzate con dischi gialli rumorosi, come illustrato nella foto 1. Questa soluzione risolverebbe le difficoltà di manovra e di transito degli autoveicoli in questa strada, garantendo comunque la sicurezza dei ciclisti.

5.  Via Ofanto:  il CORDOLO della pista ciclabile NON E’ NECESSARIO perché su questa strada la velocità delle automobili non supera i 20-30 km/h. Il cordolo andrebbe sostituito, anche in questo caso, con due linee, bianca e gialla, rinforzate con dischi gialli rumorosi (vedi foto 1).

6.  Via Mazzini: il CORDOLO della pista ciclabile E’ NECESSARIO perché su questa strada le automobili accelerano raggiungendo la velocità di 30-40 km/h.

7.  Via delle Margherite e le altre simili: due linee, bianca e gialla, rinforzate con dischi gialli rumorosi (vedi foto 1).

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