Due ore da vigile urbano. Multe “a strascico”. Il video

Un cittadino diviene vigile urbano virtuale per due ore e comincia a girare alla ricerca di automobili in divieto di sosta e di proprietari di cani che non rispettano l'ordinanza del sindaco sull'uso dei guinzaglio e la raccolta delle deiezioni canine, elevando multe virtuali.

Quanto farà guadagnare al Comune al termine delle due ore di lavoro? Il risultato, documentato dal video, è sorprendente.

L’unica pesca “a strascico” che, come ecologista, posso accettare non è quella usata per pescare i tonni con l’utilizzo dei FAD (Fishing Aggregating Devices), ma quella che i vigili urbani di una città possono adottare con un dispositivo chiamato “Street Control” che, posizionato sul tetto dell’auto della polizia municipale e collegato ai database pubblici, consente di leggere velocemente le targhe delle autovetture e controllare assicurazione, bollo, revisione, proprietario del veicolo ed eventuali infrazioni al Codice della Strada, elevando in tempo reale le contravvenzioni ai trasgressori, ad un ritmo di 6 verbali al minuto. Questo tipo di “pesca a strascico” dei trasgressori è stata autorizzata dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti con il parere n. 4.851 del 2015.

È vero, a San Ferdinando di Puglia i problemi inerenti le automobili in divieto di sosta sulle piste ciclabili, i rifiuti abbandonati nelle periferie urbane, i cani lasciati senza guinzaglio da padroni irresponsabili (che tra l’altro non raccolgo le deiezioni del proprio quadrupede) non si risolvono solo con la videosorveglianza.

Per la soluzione di questi annosi problemi, i vigili urbani possono svolgere un ruolo importantissimo, facendo né più e né meno di quello che ha fatto il sottoscritto nelle due ore da vigile urbano virtuale. Street Control anche a San Ferdinando di Puglia e multe reali e salate “a strascico”.

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