I venditori di fumo del centro-destra parlano di sicurezza

I venditori di fumo del centro-destra parlano di sicurezza

È interessante leggere il testo dei consiglieri del centro-destra locale sul tema della sicurezza a San Ferdinando di Puglia, nel quale affermano di avere “idee molto chiare” su come procedere per “arginare” i numerosi atti criminali che stanno preoccupando sempre più l’opinione pubblica.

Parlano come se non avessero mai governato la città e si interrogano su perché il sistema di videosorveglianza non sia “ancora in grado di funzionare e di proteggerci”.

Proprio loro che in materia di sicurezza, per anni hanno venduto fumo, gabellando come sistema di videosorveglianza 6 telecamere “inservibili” installate dall’amministrazione Puttilli nel 2008, che sono servite al classico fichetto secco senza mandorla dentro, perché (come ha affermato il documento di perizia tecnica) erano dotate di una tecnologia e di una risoluzione assolutamente inidonee all’identificazione delle persone che commettono reati (vedi foto). E non è finita qui: coloro che affermano di essersi “preoccupati seriamente del problema” non si curarono di collegare alla corrente elettrica la telecamera Dome in via Trinitapoli, che restò lì triste, inutile e spenta. Incredibile!!

Dopo 7 anni i cartelli “Area videosorvegliata” si sono scoloriti e le telecamere non hanno permesso di identificare e perseguire gli autori di alcun reato. Ma ai politici del centro-destra tutto questo poco importa. E’ sufficiente aver diffuso nell’opinione pubblica la “percezione della sicurezza”, non la sicurezza reale. Questa è la dura realtà dei fatti, questa è la qualità pessima del loro lavoro svolto dal centro-destra in passato e queste sono le “idee molto chiare” sulla sicurezza della nostra città di questi venditori di fumo.

Domandiamoci ora se sul tema della sicurezza l’Amministrazione Lamacchia riuscirà a superare in chiacchiere e fumo le vette – fatte di nulla – raggiunte dall’Amministrazione Puttilli. L’impresa è ardua, ma possibile, perché le 22 telecamere, installate nell’ottobre del 2014, e pagate 284 mila euro con i soldi dei cittadini, alla prova dei fatti non hanno dimostrato ancora di funzionare correttamente e non hanno aiutato ad identificare l’autore di nessun reato.

I quattro autori del tentato furto in banca del 23 aprile sono passati in automobile davanti alla telecamera di via Cerignola, angolo via Foggia. Quella telecamera era accesa? era funzionante? era puntata nella giusta direzione? avrà visto qualcosa?oppure avrà prodotto un file video con dentro un fico secco? I cittadini se lo stanno chiedendo.

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