La rivoluzione energetica delle smart city

La rivoluzione energetica delle smart city

Gli amministratori di un Comune smart dovrebbero avere tra le prime voci in agenda le politiche low carbon e l'intensificazione degli sforzi per abbattere le emissioni climalteranti.

La prima misura innovativa per attuare la Rivoluzione energetica delle città è rappresentata dal concetto di Negawatt, che definisce la quantità di energia che ogni ente pubblico può risparmiare, semplicemente adottando alcuni accorgimenti di riduzione degli sprechi e di efficienza energetica.

Il Negawatt permette di tagliare del 70% la bolletta energetica del Comune.

Per abbattere i consumi energetici e le emissioni di CO2 una Smart city - in ottemperanza alla legge 10/1991, che impone alle Pubbliche Amministrazioni il risparmio energetico e l’uso di energie rinnovabili - aderisce al Patto dei Sindaci e approva il PAES (Piano d’Azione per l’energia sostenibile), che prevede la riqualificazione energetica degli edifici pubblici, degli impianti di pubblica illuminazione e l’utilizzo diffuso delle energie rinnovabili, con l’obiettivo di raggiungere l’indipendenza energetica e le Emissioni Zero entro il 2050.

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