Covid-19 e gli assembramenti di repertorio

Sconfortato e attonito scrivo questa nota a margine di due foto che, per caso, mi sono balzate agli occhi stamane su Facebook.

Ogni singolo neurone della mia mente vuole fortemente credere di trovarsi di fronte ad immagini di repertorio, ossia a foto scattare uno o due anni or sono, quindi in periodo pre-Covid.

Sono convinto che sia andata proprio così.

Ciononostante ci sono degli elementi da considerare.

- È un fatto che sulla pagina dell’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII di San Ferdinando di Puglia il 17 giugno 2020 sono state postate due foto con relativi assembramenti di insegnanti, genitori e bambini festanti.

- In Italia vige il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’11 giugno 2020 contenente “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19”. All’articolo 1, comma 1 b) il suddetto Decreto prevede che “l'accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è condizionato al rigoroso rispetto del divieto di assembramento di cui all'articolo 1, comma 8, primo periodo, del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, nonché della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”.

Pur volendo considerare di essere in presenza di due foto d’archivio, al tempo del Covid-19 era opportuno pubblicare queste foto di assembramenti?

Ricordo a taluni che la scuola è il luogo istituzionale dell’educazione delle giovani generazioni e dovrebbe, in via teorica, dare il buon esempio in merito al rispetto delle regole sociali.

Perché nel post non si è inserito un chiaro riferimento all’uso di immagini d’archivio? In un mondo diverso l’autore, in cima al post, avrebbe dovuto scrivere: “ATTENZIONE, LE FOTO PUBBLICATE SONO TRATTE DALL’ARCHIVIO STORICO DELL’ISTITUTO E SI RIFERISCONO ALL’ANNO SCOLASTICO 2018-2019. Noi rispettiamo scrupolosamente le disposizioni di legge sul distanziamento sociale e sul divieto di assembramento anti-Covid prescritte dal Governo italiano”.

Ci è dato immaginare che nessuno vi abbia pensato. Non si è pensato neanche al messaggio esplicito che queste due immagini veicolano: in barba ad una disposizione di legge che vieta gli assembramenti, è bello e gioioso assembrarsi, fregandosene altamente della legge.

A volte un’immagine compendia tutto un mondo e vale più di mille parole. Questo è quanto emerge dalle foto ed è ciò che ha hanno recepito i numerosi lettori “distratti” di Facebook.

La si potrebbe considerare una sorta di introduzione al corso di legalità del prossimo anno scolastico?

Esorto taluni ad unire i punti e a seguire il filo rosso che lega questo messaggio incongruente, postato sulla pagina Facebook della scuola, con il rosario di illegalità e mancanza del più elementare senso civico, endemico nella nostra città, e di cui i brontolanti barbogi si lamentano ogni giorno.

Chi viola sistematicamente le leggi e le più elementari regole della convivenza civile proviene dal pianeta Ummo o è un nostro concittadino/a che ha riscaldato per anni con le sue terga le sedie delle nostre scuole primarie e secondarie?

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