La raccolta differenziata che non funziona
I sacchetti in plastica di colore diverso rappresentano l’elemento fondamentale a disposizione dei cittadini per realizzare una corretta raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti. Ma quando i sacchetti vengono a mancare si realizza una delle precondizioni per il fallimento della raccolta differenziata.
È quanto sta accadendo a San Ferdinando di Puglia. Sembra che da molto tempo i sacchetti della raccolta differenziata siano esauriti. Il cittadino che si reca al centro di distribuzione dei sacchetti legge un cartello con scritto:“I kit di buste per la differenziata sono terminati. Siamo in attesa della nuova fornitura da parte della SIA”.
Sembrerebbe che nessuno faccia nulla per sopperire a questa grave mancanza.
Un’altra evidente criticità emerge guardando i cestini per la raccolta differenziata dei rifiuti presenti in città. In questi ultimi vengono inserite soltanto buste gialle per la raccolta della plastica (vedi foto). Sono assenti, invece, le buste degli altri colori (bianco per la carta, bianco per l’organico e grigio per l’indifferenziata).
I cittadini non possono che essere disorientati, confusi e scoraggiati da tutta questa sciatteria nella gestione della raccolta differenziata. Una confusione che può favorire l’idea perniciosa che sia inutile differenziare, tanto i rifiuti finiranno comunque nel cumulo dell’indifferenziata.
Se i cittadini differenziano male di loro (vedi foto), questi disservizi aggravano il problema. È sufficiente guardare dentro i cestini presenti nelle piazze e nei parchi per accorgersi di come sia fatta male la raccolta differenziata nella nostra città.
E mentre la raccolta differenziata del Comune di Capannori (LU) nel 2016 ha raggiunto l'86,66%, un risultato in linea con l'obiettivo Rifiuti Zero da conseguire entro il 2020, a San Ferdinando di Puglia si arranca tra strategia Sacchetti Zero e cattiva raccolta differenziata dei cittadini.
Ma il pesce puzza sempre dalla testa. All’Assessore all’ambiente Come-si-chiama consigliamo di smettere di fare il fotoreporter dei netturbini, per dedicare tempo ed energie ad organizzare una raccolta differenziata porta a porta efficiente e moderna.