La rana in cottura lenta dentro la crisi climatica
Dopo giorni con temperature a 40° C, ieri sera San Ferdinando di Puglia era oppressa da una cappa asfissiante caldo-umida. Sul cielo della città stagnava un’insolita coltre nebbiosa.
Ma la rana, dentro la pentola, continua a restare immobile, nonostante l’aumento della temperatura dell’acqua. La rana inconsapevole crede che il caldo anomalo di questi giorni sia una capriccio estivo di un meteo dispettoso, non un chiaro sintomo della crisi climatica planetaria, che esige risposte concrete e urgenti dalla politica — globale e locale — e dai singoli cittadini.
La rana sarà in grado di saltare dalla pentola e agire per mitigare il cambiamento climatico, oppure resterà immobile e apatica nell’acqua bollente fino a crepare, come nel racconto metaforico di Noam Chomsky?