L’indietro tutta del candidato Puttilli
Sul Gruppo Facebook “San Ferdinando di Puglia Open Gov” ho avuto modo di leggere un post relativo al Patto con i cittadini sanferdinandesi, sottoscritto da Salvatore Puttilli in veste di candidato Sindaco della lista “Costruiamo Insieme”.
Questo Patto evoca, molto da lontano, il contratto con gli italiani di Silvio Berlusconi del 2001, sottoscritto alla presenza di Bruno Vespa nel salotto televisivo di "Porta a Porta". Ricordiamo tutti dove andò a finire quel contratto, insieme alla promessa del milione di posti di lavoro.
In quella che è presentata, in termini altisonanti, come “proposta di governo” sono elencati sette punti stitici, con poche idee logore e fumose.
Viene da chiedersi come sia possibile che, dopo cinque anni di opposizione, Puttilli abbia saputo partorire solo questa fuffa. Sembra quasi che i cittadini siano trattati come una manica di idioti da gabbare con frasi così generiche da risuonare smaccatamente superficiali e vuote.
Prendiamo, ad esempio, il punto relativo alla “sicurezza”, nel quale il candidato promette più infrastrutture, producendosi nella prima super fuffa.
I cittadini più informati ricordano ancora nitidamente le 6 telecamere di videosorveglianza fatte installare nel 2008 dall'allora Sindaco Puttilli che, come si legge nella relazione specialistica per il nuovo progetto di videosorveglianza del gennaio 2013, “possono ritenersi inadeguate al tipo di servizio richiesto. Inoltre, la telecamera Dome presente in via Trinitapoli non è funzionante per assenza di alimentazione elettrica”. Dunque si promettono oggi più infrastrutture quando nel 2008 non si è stati in grado di acquistare telecamere per la videosorveglianza idonee allo scopo e di far collegare la telecamera di videsorveglianza di via Trinitapoli ad una presa di corrente! Se questa è l’idea di infrastruttura per la sicurezza del candidato Sindaco, andiamo bene!
Il punto relativo a “lavoro” e agricoltura sembra venuto fuori dall'app Politichese, un'applicazione ludica, per iOS e Android del 2009, per chi voglia giocare al politico e abbia l’urgenza di tirarsi fuori dalle ambasce di domande imbarazzanti, non avendo nulla da dire. Così ci pensa l’app a formulare un testo talmente generico da risultare quasi privo di senso. Iper fuffa numero due.
Nel punto relativo ai “servizi alla persona” si chiede il consenso dei cittadini su keynote generici: locomotiva, soggetti deboli, più sostanza, meno fronzoli. Con quali strumenti e iniziative concrete? Ai cittadini non è dato saperlo. Ancora fuffa.
Su "centro storico e viabilità” Puttilli ha le idee chiare e sale sul Caterpillar per portare indietro l’orologio della storia: “Riapriremo le strade adiacenti la piazza ed elimineremo i percorsi ciclabili… ”. Mentre l’accresciuta sensibilità ecologista del genere umano sta portando sempre più metropoli e città a chiudere le strade del centro al traffico automobilistico, per riconsegnarle alla libera fruizione dei cittadini, il candidato Sindaco vorrebbe fare un cambio di passo all’indietro e spianare a raso le opere pubbliche di moderazione del traffico e di mobilità dolce della precedente amministrazione. Mentre i centri storici in tutto il mondo stanno diventando soprattutto pedonali, con le automobili destinate ad allontanarsi progressivamente dal centro, mentre il Sindaco di Oslo ha deciso di mettere al bando le auto private dal centro della città entro il 2019, il Sindaco di Parigi sta raddoppiando le piste ciclabili da 700 a 1400 chilometri e a Barcellona si parla di “superisolati” senza traffico automobilistico, per stimolare la gente a camminare a piedi, il candidato Sindaco intende percorre la strada rassicurante del ritorno al passato. Una domanda: se per fantasia e malauguratamente Puttilli diventasse Sindaco di Bari, aprirebbe al traffico anche via Sparano e via Argiro? Indietro tutta!
Al punto relativo alle “opere pubbliche” Puttilli si limita a scrivere di “manutenzione del verde”. Come dimostra la Mappa del verde di San Ferdinando di Puglia realizzata da Uomoplanetario.org, la nostra città mette a disposizione dei suoi cittadini solo 6,7 m2 di verde pubblico per abitante, una cifra molto al di sotto del limite dei 9 m2 pro capite previsti dalla legge. E mentre in Italia e nel mondo i sindaci parlano di nuova pianificazione e ridefinizione del verde pubblico, di corridoi verdi, riforestazione urbana, giardini verticali, orti collettivi e paesaggio urbano edibile, il candidato Sindaco non riesce ad andare oltre l’ordinaria “manutenzione del verde”.
L'unico punto in materia di ecologia che si legge nella proposta di governo riguarda la "raccolta differenziata dei rifiuti". Ai cittadini che effettuano correttamente la raccolta differenziata si promette un bonus, grazie alla tariffazione puntuale, cioè al passaggio dalla tassa per i rifiuti alla tariffa calcolata sul peso dei rifiuti indifferenziati prodotti.
Evidentemente, per Puttilli l’ecologia o l’ambiente, che dir si voglia, inizia, finisce e si esaurisce con la “monnezza”. Il suo elettore tipo, in effetti, non desidera altro. I video postati su Facebook dalla Lista “Costruiamo Insieme” offrono uno spaccato eloquente dei desiderata dell’elettore medio di centro-destra. Se sparisce la monnezza, si eliminano le piste ciclabili e si asfaltano le strade come un tavolo da biliardo, essi sono soddisfatti, come la rana nel pozzo o, meglio ancora, come la rana che resta immobile nella pentola piena di acqua bollente fino a morire lessata.
Ma l’ecologia è ben altro e va ben oltre la mera e talvolta pessima gestione della monnezza. L’unica “eco-logia” ravvisabile nel testo della proposta di governo di Puttilli è l’eco generato dal preoccupante vuoto di idee della Lista “Costruiamo Insieme”.
Manca un ottavo punto, quello sulla "cultura", argomento storicamente snobbato dalla destra locale e per il quale non si è ritenuto opportuno scrivere neanche una frase stitica o una fuffa. Ne prendiamo atto.
Se, con uno sguardo retrospettivo, è lecito non aspettarsi nulla dal candidato Sindaco di "Costruiamo insieme", ciò che mi lascia perplesso è il ruolo dei candidati provenienti dal centro-sinistra e confluiti in questa lista di centro-destra. Nel fare il salto hanno dovuto per forza di cose venire a compromessi con la loro prospettiva progressista e accantonare, spero solo temporaneamente, la loro Weltanschauung. Mi chiedo come questo sia stato possibile e per produrre cosa. La fuffa di quei sette punti programmatici? Il futuro non passa da chi guarda continuamente dallo specchietto retrovisore e sa rovistare solo nel baule delle cose vecchie.
Apprezzo, invece, la scelta di quanti da sinistra non hanno condiviso lo stile politico dell'attuale amministrazione di sinistra, ma sono rimasti coerenti con le loro idee. Non hanno saltato il fosso, e hanno preferito altri “orizzonti”, di libertà, a quelli della candidatura a tutti i costi e della rivalsa.