Per una città cardioprotetta
Una ragazza che camminava nei pressi del cimitero comunale di Monza, città cardioprotetta dotata di 161 defibrillatori, ha visto un uomo accasciarsi al suolo.
La ragazza è subito accorsa insieme ad un amico e, rendendosi conto che l'infortunato aveva avuto un arresto cardiaco, ha chiesto all'amico di correre al Cimitero a prendere il defibrillatore con il quale ha salvato la vita dell'uomo prima dell'arrivo dell'ambulanza.
Per fortuna la ragazza era in possesso del brevetto Blsd e quindi sapeva praticare la rianimazione cardiopolmonare e utilizzare il defibrillatore.
Nelle città cardioprotette la sopravvivenza in caso di arresto cardiaco sale dal 5% al 50%.
I Comuni italiani seguano l'esempio di Monza, la città più cardioprotetta d'Italia, si dotino di defibrillatori semiautomatici (DAE) da collocare nelle piazze, scuole, biblioteche, aree mercatali, nei centri sportivi e commerciali, nel municipio ecc., e organizzino, in sinergia con le scuole e con le Associazioni di volontariato presenti sul territorio, Corsi di rianimazione cardiopolmonare e uso del defibrillatore (Blsd).