Qui lo Stato non c’è mai stato!

Lettera aperta al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano sull’abbandono dei rifiuti e dei roghi tossici a San Ferdinando di Puglia.

Michele Emiliano

Presidente della Regione Puglia

BARI

presidente.regione@pec.rupar.puglia.it

segreteria.presidente@regione.puglia.it

Egregio Presidente,

il 14 marzo 2025, sul suo profilo Facebook, Lei ha pubblicato un reel nel quale ha pronunciato le seguenti lodevoli parole: “La Repubblica italiana nel suo complesso la Regione e tutte le forze dell’Ordine della Regione Puglia sono schierate contro chi commette reati ambientali, in modo particolare contro chi abbandona i rifiuti nelle nostre stupende campagne lungo le strade, rovinando l’immagine della nostra Regione. È guerra senza quartiere! Cercheremo di beccarli tutti di fargli pagare le multe, ma soprattutto di fargli pagare il costo di ripulire i luoghi che hanno sporcato. E questa volta veramente. Lo schieramento è impressionante, da capo Santa Maria di Leuca al Gargano, guai a chi sporca la Puglia”. Molto bene!

In veste di Ambasciatore Europeo del Patto per il Clima — con un’esperienza trentennale in materia di abbandono di rifiuti e di roghi tossici — chiedo che, in quest’azione di contrasto degli abbandoni illegali di rifiuti, San Ferdinando di Puglia sia classificata prioritariamente come un hotspot, per la particolare gravità dello stato in cui versa.

Ecco il link alla gallery fotografica: https://www.matteodellatorre.com/terra-dei-roghi-e-dei-rifiuti .

Qui, da trent’anni regna la più pura anarchia.

Il luogo a cui mi riferisco coincide con le complanari Ovest ed Est della Strada Statale 16.

[Queste sono le coordinate della zona in questione:

EST: 41.31253812125585, 16.100766671835917

EPICENTRO: 41.300293850868236, 16.052633428494335

OVEST: 41.298973230557316, 16.051243912430113]

Qui, lo Stato italiano non c’è mai stato.

Qui, le amministrazioni locali che si sono succedute, per decenni, hanno deciso di non vedere.

Qui, le amministrazioni hanno deciso di non decidere.

Qui, qualsiasi cittadino può impunemente abbandonare ogni genere di rifiuto, nella certezza di farla franca.

Qui, su quelle due strade infernali — come fossero inceneritori privati — sono stati dati alle fiamme centinaia di materassi, frigoriferi, televisori, elettrodomestici, rifiuti agricoli speciali e altri rifiuti.

Qui — su quelle due strade, che la comunità cittadina fa finta di non vedere — si scaricano amianto e quintali di rifiuti agricoli plastici.

Qui, “utili” fiamme, periodicamente, fanno piazza pulita di tutta quella robaccia.

Ma la chimica non dà scampo: tutto quello che si brucia e produce fumi tossici (IPA e/o diossina) inquina ogni matrice ambientale e ritorna come un boomerang nei polmoni, nelle acque e nel piatto dei pugliesi.

San Ferdinando di Puglia, in trent’anni, ha ampiamente dimostrato di non avere gli anticorpi per combattere il fenomeno endemico degli abbandoni dei rifiuti e dei roghi.

Facendo appello alle Sue recenti, perentorie affermazioni sulla tolleranza zero riservata dalla Regione Puglia verso chi abbandona e dà alle fiamme i rifiuti nelle campagne e nelle strade, Le chiedo di intervenire con urgenza a San Ferdinando di Puglia per aiutare la parte sana della città a mettere una pietra tombale su queste pratiche incivili e spesso criminali dei miei concittadini.

Ringraziandola per l’attenzione riservatami, Le porgo i più cordiali saluti.

Matteo Della Torre

Ambasciatore Europeo del Patto per il Clima

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