San Ferdinando di Puglia ha il suo Digital Champion

Digital Champions

Digital Champions

Sono stato nominato Digital Champion di San Ferdinando di Puglia da Riccardo Luna, il Digital Champion nazionale scelto dal Governo Italiano.

Quella del Digital Champion è una carica istituita dall’Unione Europea nel 2012 e più precisamente dalla Commissione Barroso e dalla Commissaria per l’Agenda Digitale Neelie Kroes. Ogni Stato membro dell’Unione Europea nomina il suo Digital Champion, quale ambasciatore dell’innovazione, al fine di promuovere la cultura del digitale e combattere il digital divide tra i cittadini europei.

Riccardo Luna ha ricevuto la nomina di Digital Champion italiano dal Governo Renzi nel settembre 2014. Con lungimirante realismo Riccardo Luna, nel rispetto della raccomandazione dell’Unione Europea, che invita i Digital Champions ad estendere la propria carica il più possibile a livello locale, ha deciso di nominare un Digital Champion per ogni comune italiano.

La mission dei Digital Champions segue tre linee fondamentali:

1. Affiancare gli amministratori pubblici offrendo consulenza e collaborazione sui temi del digitale, al fine di migliorare il rapporto dei cittadini con la PA, all’insegna dell’efficienza, trasparenza e accessibilità ai dati pubblici.

1. Attivarsi come difensori dei cittadini in caso di diritti negati e promuovere lo sviluppo di infrastrutture dedicate alla diffusione della banda larga, wifi e quant’altro.

2. Promuovere progetti di alfabetizzazione digitale, per bambini, giovani e anziani, in un paese in cui 24 milioni di italiani (un cittadino su tre) non hanno mai utilizzato internet. Siamo il primo paese in Europa per digital divide, che non è solo economico, ma anche (e soprattutto) culturale e sociale. E’ urgente, dunque, comunicare ai cittadini italiani l’importanza e le opportunità offerte da internet per la crescita civile, educativa, sociale, economica e ambientale delle nostre comunità.
Ad oggi in Italia ci sono 1557 Digital Champions. L’obiettivo ultimo è avere un campione digitale, un “medico senza frontiere dell’innovazione”, in ognuno degli 8047 Comuni d’Italia.

Da oggi anche a San Ferdinando di Puglia c’è un campione digitale che, gratuitamente e senza secondi fini, metterà il suo tempo e le sue conoscenze al servizio dei cittadini in un’opera di “evangelizzazione digitale porta a porta”.

La mission è indicare ai concittadini che un futuro migliore è possibile attraverso le possenti leve dell’innovazione e di internet. C’è una rivoluzione in corso, la rivoluzione digitale. Essa può fornire nuove opportunità e aprire vasti orizzonti di informazione, conoscenza, empowerment, democrazia e partecipazione civica, per costruire un nuovo modo di intendere la convivenza sociale e realizzare un modello di città ecosostenibile e smart.

Di seguito sono esposte per punti le azioni che, in qualità Digital Champion di San Ferdinando di Puglia, intendo intraprendere per migliorare la vita dei cittadini, partendo dal digitale.

A che punto siamo

Ho effettuato un monitoraggio civico con mappatura del patrimonio informativo esistente, lo stato della rete, del WiFi e dei servizi web del Comune di San Ferdinando di Puglia.

Il sito web del Comune

Ho monitorato il sito internet del Comune per verificare il rispetto:

a) della nuova Legge Cookie (Legge n.229, 8 maggio 2014, con scadenza ultima di adeguamento prevista per il 3 giugno 2015).

• Il sito del Comune viola l’obbligo imposto dalla Cookie Law italiana, perché in home page e nelle altre pagine del sito non presenta alcun banner a comparsa con l’informativa breve sulla presenza di cookie di profilazione, di cookie tecnici e di terze parti e l’informativa sulla privacy, pur avendo 10 cookie tecnici o di profilazione (6 interni e 4 esterni: __utma, __utmc, __utmt, __utmz, __asc, _ga, _gat).

• Non è presente neppure la pagina sulla informativa estesa che deve “descrivere in maniera specifica e analitica le caratteristiche e le finalità dei cookie installati dal sito”.
b) degli adempimenti sulla trasparenza dei siti web indicati nel Decreto legislativo n.33/2013.

Su 67 indicatori il sito del Comune ne adempie 66.

1. Non è rispettato il requisito relativo allo “Scadenzario dei nuovi obblighi amministrativi”. Per rispettare il Decreto legislativo n.33/2013 è opportuno inserire all’interno della sezione “Oneri informativi per i cittadini e imprese”, posizionata all’interno della sezione denominata “Disposizioni generali”, collocata all’interno della sezione denominata “Amministrazione Trasparente”, un link denominato “Scadenzario dei nuovi obblighi amministrativi”, che riporti ad una sezione dedicata, in accordo con quanto previsto dall’Art. 2 del Decreto legislativo.
Nella sezione “Altri indicatori” previsti nelle linee guida il numero di indicatori soddisfatti è 1 su 5.
Gli indicatori non rispettati sono:

2. Presenza link URP - E' opportuno inserire in home page un link, denominato “URP” o “Ufficio Relazioni con il Pubblico”, che punti ad una pagina informativa riportante una serie di informazioni su come funziona, dove si trova e come è possibile accedere all'Ufficio Relazioni con il Pubblico, in accordo con quanto previsto dalla Legge 150/2000.

3. Presenza della sezione Privacy - E' opportuno inserire in home page un link, denominato “Privacy”, che punti ad una pagina dedicata, in accordo con quanto previsto dal Decreto legislativo 2003 n.196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”.

4. Note legali - E' opportuno inserire in home page un link, denominato “Note Legali”, che punti ad una pagina dedicata, in accordo con quanto previsto dall'Art. 54 del Dlgs 7 marzo 2005 n. 82 “Codice Amministrazione Digitale”.

5. Presenza dell'elenco dei siti tematici - E' opportuno inserire in home page un link, denominato “Elenco Siti tematici”, che punti ad una pagina dedicata, in accordo con quanto previsto dall'Art. 54 del Dlgs 7 marzo 2005 n. 82 “Codice Amministrazione Digitale”.

Altre criticità del sito del Comune

Partiamo da un dato eloquente: il 42% dei cittadini europei interagisce online con la Pubblica Amministrazione. Il dato relativo all’Italia è nettamente più basso. A San Ferdinando di Puglia l’interazione online con la pubblica amministrazione dei cittadini da anni langue esanime. E questo per una serie di motivi.

• L’esperienza d’uso del sito del Comune non è user friendly. La ricerca delle informazioni e dei dati, quando sono presenti, è macchinosa e confusionaria. Molte informazioni sulla Trasparenza Amministrativa non sono interne al sito e di immediato utilizzo, ma presenti su www.gazzettaamministrativa.it, e anche qui di non facile ricerca.

• Il sito internet del Comune è stato pensato, progettato e costruito per essere una vetrina statica dell’Ente pubblico in stile web 1.0, con un flusso di informazioni unidirezionale che procede dagli amministratori ai cittadini.

• La Pubblica Amministrazione non ha ancora previsto nel suo sito web la possibilità di interazione con i cittadini via internet, non permette l’attivazione dal sito di servizi reali per i cittadini e non è predisposto per l’ascolto attivo dei loro bisogni. Ovviamente il sito, sviluppato con il CMS Open Source Plone, non è progettato per essere responsive e quindi ottimizzato per i dispostivi mobili.

• Un sito web comunale moderno dovrebbe avere le funzionalità tipiche del web 2.0 e consentire la partecipazione attiva dei cittadini alle scelte politiche della città. Dovrebbe anche permettere ai cittadini di avanzare idee e proposte.

• L’indirizzo URL del sito del Comune (http://portale.comune.sanferdinandodipuglia.bt.it)
andrebbe semplificato come negli esempi in basso: www.comune.modena.it oppure www.comunedicamigliano.it

• Nel sito del Comune il Sindaco e gli Assessori non hanno un indirizzo email personale. 

• Nella pagina del Sindaco le voci relative alla trasparenza riferite ai compensi e incarichi non sono cliccabili e non portano a nessuna pagina con relativi dati. 

• Il motore interno del sito comunale non funziona, per problemi tecnici oppure, come è più probabile, perché chi aggiorna il sito, quando inserisce un nuovo contenuto, non aggiunge i tag. 

• Recentemente ho cercato di testare l’area del sito riservata agli utenti registrati, con esito scoraggiante. Una volta immessi i miei dati di login e password, mi è comparso l’avviso “Errore di autenticazione: L’utente non si connette da più di sei mesi e viene bloccato”. La causa del mancato accesso all’area riservata è da attribuirsi al fatto che fino a sei mesi fa quest’area era uno spazio vuoto di informazioni e servizi utili al cittadino. Dovendo come Digital Champion testare nuovamente il contenuto dell’area riservata e non potendo ripristinare in autonomia l’accesso attraverso l’interfaccia del sito, ho inviato una email all’Ufficio Staff del sindaco con la richiesta di sblocco dell’utenza da girare al responsabile dei servizi web del Comune. Nel frattempo, parlando del sito con un impiegato comunale, ho espressamente chiesto se riuscendo ad accedere all’area riservata avrei potuto trovare servizi utili al cittadino. Mi è stato riferito che, accedendovi, potrei sicuramente effettuare un monitoraggio della mia posizione di contribuente. Per il resto l’impiegato non era in grado di darmi altre informazioni. 

WiFi Free Zone

E’ necessario potenziare la rete civica di hotspot WiFi. Ad oggi sul nostro territorio sono disponibili 5 hotspot WiFi Free Zone pubblici. La velocità di connessione registrata è di 6.93 Mbps in download e di 0,60 Mbps in upload.

Mappa del WiFi Free Zone

https://www.google.com/maps/d/edit?hl=it&authuser=0&mid=z1NJNTAhk9iI.kwF3-aiPQZhY

E’ strano osservare che il Centro Culturale Polivalente non abbia un Hotspot aperto della “Rete Civica”. Quindi, chi partecipa ad un Corso o ad una Conferenza nel Centro Culturale non ha la possibilità di navigare su internet utilizzando la rete WiFi pubblica.

Si nota, tuttavia, la presenza di un punto WiFi chiuso denominato “linkbiblio”, acceso 24h/7, quindi anche nelle ore di chiusura della Biblioteca civica, il cui segnale si estende per un raggio di 250 metri (vedi mappa del WiFi Free Zone), fino ad arrivare ben oltre il Centro Sociale “Don Tonino Bello”. Un inquinamento elettromagnetico, con relativo spreco di energia elettrica, senza alcuna utilità sociale.

La banda larga

La città di San Ferdinando di Puglia è coperta al 99,8% dalla BANDA LARGA in modalità fissa e wireless Fiber to the Street (FTTS), con una velocità sotto i 20 Mbts (con una media di 9,7 Mbps in download e 0,54 in Upload). Un dato decisamente al di sotto della media europea, con un 62% di cittadini raggiunti dalla banda larga ad una velocità superiore ai 30 Mbts. Il Comune di San Ferdinando di Puglia è classificato come Area bianca, a fallimento di mercato per le compagnie telefoniche. Per queste aree il Governo ha previsto un incentivo finalizzato alla realizzazione dell’infrastruttura per la banda ultra larga Fiber to the Home (FTTH).

COSA FARE

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Open Data e Trasparenza della Pubblica Amministrazione

Gli Open Data sono uno strumento per rendere accessibili e liberamente fruibili i dati prodotti dagli Enti pubblici. A San Ferdinando di Puglia non è stato ancora avviato un progetto specifico per gli Open Data con l’adozione di linee guida in conformità alla normativa in materia di Amministrazione Trasparente.

Il cittadino ha diritto ad accedere liberamente ai dati politico-amministratici ufficiali, prodotti utilizzando il denaro dei contribuenti, e un’Amministrazione aperta ha il dovere di facilitare l’accesso al patrimonio informativo pubblico, attraverso l’utilizzo di dataset aperti in formato standard leggibile dai computer.

Cosa fa il Comune di San Ferdinando di Puglia? Quali sono le priorità nella politica degli amministratori comunali? Qual è lo stipendio del Sindaco e degli Assessori? Quali decisioni sono state prese su un argomento specifico? Le risposte a queste domande dovrebbero distare solo pochi click consultando il sito di un Comune che persegua una politica di Open Government (Governo aperto) e abbatta tutte le barriere che impediscono di fatto l’accesso ai dati pubblici, stimolando la partecipazione dei cittadini alla politica.

Partecipazione civica

L’intera infrastruttura web del Comune, quindi, dovrebbe garantire ai cittadini un’informazione e una comunicazione bidirezionali.

Per favorire la partecipazione civica, ad esempio, sarebbe utile predisporre servizi ad hoc come ePart, un servizio web con App dedicata ai dispositivi mobili che, se adottato da un Comune, permette ai cittadini di segnalare all’Amministrazione problemi e disservizi. Gli Uffici comunali sono chiamati a prendere in carico il problema e a rispondere direttamente

• E’ importante migliorare la comunicazione istituzionale attraverso i social network. Il Comune non dispone di account Facebook funzionante (la pagina Facebook ufficiale del Comune non viene aggiornata dal 2013) e non ha un account Twitter.

CITTADINI - Alfabetizzazione digitale

I cittadini italiani sono in Europa quelli con la peggiore conoscenza dei computer. Per contribuire a colmare il drammatico ritardo italiano sul digitale sarebbe utile organizzare corsi di alfabetizzazione digitale rivolti ai cittadini di ogni età e in particolar modo agli anziani, per elevare le competenze tecnologiche della cittadinanza, “aiutando le persone ad orientarsi nel mondo digitale” (Agenda Digitale Europea).

EDUCAZIONE - Scuola 2.0 e Flipped School

In alcune realtà scolastiche italiane i docenti hanno compreso che per cambiare davvero la scuola e garantirle un futuro occorre mettersi in gioco. La Fondazione Ikaros di Grumello del Monte, in provincia di Bergamo nel 2011 è stata la prima scuola italiana ad adottare i tablet per studenti e a sostituire i libri cartacei con gli iPad.

La stessa decisione è stata presa dall’IISS Majorana di Brindisi, ad oggi considerato il miglior Istituto 2.0 in Italia e in Europa.

In particolare, alcuni docenti italiani stanno sperimentando con successo un nuovo approccio didattico. Si tratta della “Flipped classroom”. Questo nuovo modello didattico, supportato dalle moderne tecnologie, si fonda su un capovolgimento della linea temporale spiegazione-compiti a casa. La lezione tradizionale scompare. Gli argomenti da approfondire vengono sintetizzati e trasformati in materiale video da guardare a casa, podcast da ascoltare, presentazioni o eBook dei docenti da leggere. In alternativa si utilizza materiale già presente sul Web. Così in classe c'è tempo per le esercitazioni pratiche e l'insegnante ha finalmente la possibilità di seguire individualmente gli alunni.

Coder Dojo

Un fenomeno che in Italia sta crescendo a vista d’occhio è il Coder Dojo, un laboratorio di programmazione rivolto ai bambini e ragazzi, dai 7 ai 14 anni, per educare le giovani generazioni all’utilizzo delle tecnologie in modo attivo e creativo, passando dall’essere consumatori passivi di computer e tablet ad essere produttori digitali.

ECONOMIA eCommerce

Oggi in Italia solo 4 aziende su 100 fanno eCommerce. A San Ferdinando di Puglia il dato è sicuramente inferiore. Anche qui è necessario un progetto di alfabetizzazione delle nostre aziende per far comprendere le grandi opportunità offerte dall’eCommerce.

Aree pubbliche di coworking

Il nostro territorio ha necessità di un luogo innovativo dove lavorare e far crescere le proprie idee, delle strutture per fare impresa. Questo progetto può realizzarsi grazie alle strutture non utilizzate dalla Pubblica Amministrazione (come il Centro Servizi in zona PIP), che potrebbero ospitare i coworking di Startup d’azienda.

CHI SONO

Sono un appassionato di tecnologia e innovazione. Graphic designer, videomaker e self publisher. Fondatore e redattore del sito uomoplanetario.org. Redattore per sei anni della rivista scientifica di studi per la pace “Quaderni Satyagraha”. Nella mia città cerco di costruire alternative basate sull’innovazione tecnologica, ecologica e sociale.

COSA VOGLIO FARE

Voglio facilitare i processi di empowerment attraverso l’uso consapevole delle tecnologie digitali; costruire un nuovo modo di intendere la convivenza sociale per realizzare un modello di città ecosostenibile e smart; migliorare il rapporto dei cittadini con la PA all’insegna dell’efficienza, trasparenza e accessibilità ai dati pubblici. Trasformare l’educazione scolastica secondo il modello della scuola 2.0 e della Flipped classroom.

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