Resuscitò in silenzio. I suoi seguaci, a dispetto, adorano i rumori
Il cattolico bigotto ha paura dal silenzio. È terrorizzato dalla Resurrezione silenziosa del Cristo. Un evento che lo sconvolge per la sua provocatoria semplicità.
Coloro che professano la fede cristiana credono in un uomo-Dio che, duemila anni fa, è stato protagonista di un evento unico nella storia dell’umanità: la Resurrezione di un corpo umano dalla morte, avvenuta senza spettacolarismi, senza suonare trombe o scomodare “legioni” celesti. Mi si perdoni il linguaggio militaresco, tanto caro ai bigotti.
A dispetto del Maestro, i cattolici di San Ferdinando di Puglia, e nella fattispecie alcune confraternite, adorano i rumori, e non fanno nulla per nasconderlo.
Giorno di Pasqua, ore 7.30. Fuochi d’artificio gentilmente offerti dalla Confraternita della Chiesa del Rosario. Incuranti di coloro che, in quel momento, stavano dormendo, perché di sera avevano festeggiato con amici o di quanti hanno assistito alla Veglia pasquale e avevano il diritto di dormire in pace, questi cattolici ortodossissimi hanno dato il via ad un baccano infernale ammantato di religiosità.
Eccitato dai fuochi d’artificio, il cane del mio vicino di casa ha abbaiato nervosamente per mezz’ora.
Come se non bastasse un’altra Confraternita, quella del Carmine, ha fatto partire un suono ossessivo di campane, per cinque minuti.
Più tardi, è seguita una seconda scarica di fuochi d’artificio, questa volta nei pressi della mia abitazione. Poi, ancora, seconda scampanata ossessiva. E infine, il gran finale con fuochi d’artificio solenni.
In altre realtà, civilmente e moralmente superiori alla nostra, come ad esempio l’Olanda e Amsterdam in particolare, i cittadini credono fermamente di non avere il diritto di interferire con i diritti degli altri.
A San Ferdinando di Puglia, evidentemente, vige un diverso grado di (in)civiltà e una ancor più diversa percezione dei diritti del prossimo.
Cosa si cela dietro l’esuberanza rumorosa dei cattolici ultratradizionalisti? Un immaturo, inconsapevole e maldestro tentativo di espiare i peccati in pensieri, parole opere e omissioni? Sarà.
Ma perché anche chi non vuole, anche chi pensa diversamente, anche chi è in pace con se stesso, è costretto a subire la violenza acustica dei riti apotropaici dei bigottoni?