Gl’itagliano

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La povertà del linguaggio non è soltanto povertà di espressione o di comprensione della parola o del testo scritto, ma anche povertà di formulazione del pensiero personale, sociale e politico.

Come può partecipare attivamente alla vita politica di una città, essere consapevole dei propri diritti o avere una opinione politica autonoma una persona che non riesce a comprendere una breve frase in un testo scritto, un articolo di giornale, o un semplice grafico? Come si è arrivati ad una simile catastrofica situazione? Di chi sono le responsabilità? Della scuola, della tv, della politica..? Una cosa è certa. L'ombra dell'ignoranza dei cittadini è un riparo sicuro per gli oscuri giochi dei gruppi di potere politici ed economici. L'inconsapevolezza della "massa perplessa" non pone ostacoli alla riproduzione del loro potere. Ecco perché "l’ignoranza fa più male della cattiveria”.

Frasi ascoltate ieri per caso a Bari.

• Una madre rivolta alla figlia: “Ancora sei piccola a mamma”

• Discorso tra genitori: “Questi bambini sono lasciati allo stato ebraico” (allo stato brado?).

• Un papà al suo pargoletto: “Puliamo il musino?”

• In fila ad uno sportello di un ufficio: “A me è una cosa veloce, mi deve dare solo una svista”.

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