L’ormone della felicità

Neonato

Alla Yale University, uno studio sull’ossitocina, il cosiddetto “ormone dell’amore”, ha dimostrato che una singola dose dell’ormone, somministrata in forma di spray nasale, potrebbe migliorare la socialità dei bambini autistici.

L’ossitocina, spruzzata nelle narici delle persone sottoposte all’esperimento, ha aumentato l’attività cerebrale nelle zone connesse alla dimensione sociale dell’individuo.

L’esperimento del gruppo di scienziati dimostra quello che tutti in modo esperienziale sappiamo: abbiamo bisogno di contatto umano, di fisicità.

All’inizio del 1900 alcuni studiosi americani si accorsero che a Baltimora, negli orfanotrofi, il 90% dei neonati moriva entro il primo anno. A Philadelphia, sempre negli orfanotrofi,  la mortalità arrivava al 100%.

Inizialmente si pensò che le cause fossero legate a condizioni alimentari non appropriate.

Ma anche quando le condizioni alimentari cambiarono in meglio il problema restò pressoché identico.

Si notò, in seguito, che i bambini negli ospedali miglioravano quando ricevevano contatto fisico e affetto.

Anche dal famoso esperimento dello psicologo statunitense Harry Harlow sui cuccioli di macaco possiamo evincere quanto anche questi animali così simili agli uomini abbiano bisogno di calore e affetto. I piccoli macachi tra una finta mamma di acciaio che erogava latte e una mamma di stoffa calda e morbida dispensatrice di latte preferivano la seconda!

Oggi sappiamo dalla scienza che un bambino che riceve scarso contatto fisico amorevole camminerà, parlerà e leggerà in ritardo.

La pelle è il nostro varco verso il mondo e attraverso cui il mondo giunge a noi. Un massaggio, una carezza, ma anche parole affettuose, stimolano la produzione di ossitocina e ci rendono felici.

Gli studi dimostrano che quando i livelli di ossitocina salgono i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, scendono.

E se provassimo anche a scuola a stimolare la produzione di ossitocina? Sappiamo dalle neuroscienze che un bambino felice è un bambino che apprende meglio.

Allora proviamo a far sedere i bambini in cerchio. Ogni bambino ha le spalle di un compagno davanti a sé e ha le sue spalle rivolte verso un compagno.

Chiediamo loro di chiudere gli occhi e di portare le mani sulle spalle del compagno. Ora suggeriamo loro di simulare la pioggia sulle spalle di chi hanno davanti, poi di muovere le mani come se stessero impastando, di togliere la sabbia, di camminare con le dita, di fare una spirale dall’interno verso l’esterno e dall’esterno verso l’interno.

Se potessimo, vedremmo il livello di ossitocina salire esponenzialmente.

Quello che vedremo sicuramente al termine di questa serie di massaggi saranno volti sereni, rilassati, felici e pronti ad imparare.

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