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Via il cibo “merda” dalle mense scolastiche

Non c'è da meravigliarsi nel leggere sui giornali che le ispezioni effettuate nel 2016 dai NAS abbiano riscontrato problemi in una mensa scolastica italiana su quattro per la presenza di alimenti scaduti, in cattivo stato di conservazione o nocivi.

Dal cibo di infima qualità, servito ai bambini nella maggior parte delle mense scolastiche italiane, a quello adulterato, scaduto o nocivo il passo è breve.

Il Prof. Franco Berrino, patologo, epidemiologo, già Direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, nel corso della trasmissione televisiva “Le Invasioni barbariche” ha definito cibo "merda" ciò che i bambini mangiano a scuola e nelle mense scolastiche.

“Noi stiamo avvelenando i nostri bambini, stiamo causando un disastro epocale”, avverte Berrino, un disastro che sta determinando il vertiginoso aumento delle malattie croniche, anche in età giovanile, e che alla lunga porterà al fallimento del Sistema Sanitario Nazionale, a causa dell’insostenibile aumento dei costi per le cure delle patologie associate ai cattivi stili di vita e all’alimentazione sbagliata.

Il prof. Berrino ha affermato che “negli Stati Uniti se ne stanno accorgendo, perché il Ministero dell’Agricoltura americano (USDA) ha emesso una direttiva per la ristorazione scolastica che vieta l’utilizzo dei cereali raffinati nell’alimentazione dei bambini. Nei prossimi due anni tutti i prodotti a base di cereali nell’alimentazione scolastica dovranno avere come primo ingrediente i cereali integrali”.

Sì, a scuola i nostri figli dovrebbero mangiare cereali integrali o riso integrale con i legumi, la cui combinazione fornisce all'organismo tutti gli amminoacidi essenziali di cui ha bisogno. Ed è per questo che i cereali integrali o il riso integrale con i legumi sono le proteine dei furbi.

Nelle mense scolastiche i bambini non solo non ricevono una corretta educazione alimentare mangiano prodotti di derivazione animale tutti i giorni: o la carne o la mozzarella o le uova o il formaggio o il pesce. E questo secondo il prof. Berrino non fa bene alla salute dei bambini, perché li predispone alle malattie croniche o acute legate all’esagerato consumo di proteine animali, che è collegato a un alto rischio di obesità.

Chi pianifica i menù settimanali delle mense scolastiche, il più delle volte, non conosce i risultati delle moderne ricerche scientifiche in materia di alimentazione sana. Le proteine animali andrebbero servite massimo due volte alla settimana, non tutti i giorni, mentre la farina raffinata, che è un alimento morto, dovrebbe essere eliminata dai menù scolastici. Così come andrebbero eliminati dalla dieta scolastica i dolci con zucchero o fruttosio e le bevande zuccherate, il cui consumo è "associato all'obesità, alla sindrome metabolica, al diabete e ad un maggior rischio di cancro, di malattie di cuore e di altre malattie croniche". (Franco Berrino)

La prevenzione delle malattie croniche, acute e dei tumori parte dal nostro stile di vita e soprattutto da ciò che mangiamo.

C'è ancora molto da lavorare per promuovere nuovi stili vita e per diffondere la consapevolezza sulla corretta alimentazione come azione politica che influisce non soltanto sulla salute personale ma anche sul benessere collettivo.

Il consiglio del prof. Berrino è che i genitori si oppongano all’inerzia al cambiamento delle istituzioni, chiedano al Comune e ai dirigenti scolastici il rispetto delle raccomandazioni del Codice Europeo Contro il Cancro e pretendano che le mense scolastiche servano ai loro figli cibi sani.

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