Il silenzio delle sardine affumicate
È possibile che questa immagine (del 23 luglio 2024) inquieti solo il sottoscritto e pochi altri? I cittadini sanferdinandesi residenti nella “Terra dei roghi” non sono preoccupati di essere sistematicamente “affumicati” come sardine con veleni di vario tipo prodotti dalla combustione ILLEGALE di rifiuti plastici, di natura prevalentemente agricola?
Bottiglie di pesticida da respirare
I cittadini sanferdinandesi sono abituati a respirare e a ingerire qualsiasi mix di veleni diffusi dai roghi tossici nell’aria e negli alimenti. I roghi più subdoli sono senza dubbio quelli estivi.
A San Ferdinando di Puglia passano 76 giorni per prelevare un rifiuto ingombrante, a Bari bastano 36 ore
Mercoledì 6 dicembre 2023, ho inviato un messaggio WhatsApp alla ARO BT3 per chiedere la prima data disponibile per il ritiro di un materasso a San Ferdinando di Puglia. La risposta lascia sbigottiti: “La prima data disponibile è il 20 febbraio 2024”, ossia fra 76 giorni.
Segnalazione (via PEC) alla Sindaca Camporeale sulla presenza di rifiuti pericolosi
Egregia Sindaca Camporeale, egregio Assessore Lombardi, con la presente segnalo la presenza di due atomizzatori agricoli “farciti” con tubi dell’irrigazione - come tacchini del giorno del Ringraziamento - e “guarniti” all’esterno con bottiglie di pesticida (come da foto allegata).
Houston, abbiamo un problema!
LIVE da San Ferdinando di Puglia, Terra dei roghi e dei rifiuti.
Dai pagliai del 1846 ad oggi, San Ferdinando di Puglia è il paese della monnezza
Il filo rosso dei rifiuti abbandonati per le strade lega i pagliai dell’originaria San Cassano all’attuale San Ferdinando di Puglia.
Il gusto dell’orrido
I bifolchi di solito gettano rifiuti nelle periferie di San Ferdinando di Puglia come polli senza testa. Ma a volte può capitare di imbattersi in vere e proprie opere d’arte, che farebbero la loro porca figura alla Biennale di Venezia.
Il bifolco sanferdinandese brucerebbe anche la mamma, se fosse di plastica
L'ennesimo rogo agricolo tossico consumato a San Ferdinando di Puglia nell'indifferenza storica degli amministratori e delle Forze dell'ordine.
A San Ferdinando di Puglia: avvelenati e contenti
A San Ferdinando di Puglia le periferie debordanti di rifiuti e i roghi tossici sono problemi endemici, che nessuno vuole sollevare neanche con un dito.
La filiera tossica degli idioti
Ogni anno questa filiera tossica si rinnova immancabilmente, con i cittadini e soprattutto i politici che non imparano la lezione. Ma siamo a San Ferdinando di Puglia, la Terra dei roghi tossici, e a nessuno, di fatto, importa un fico secco.
San Ferdinando di Puglia Terra dei roghi: un pò di storia
Oggi ho ricevuto un messaggio da una cittadina preoccupata per i roghi a San Ferdinando di Puglia, che fa il paio con alcuni post sui social di altrettanti cittadini allarmati. Il proposito di fare qualcosa in merito in forma aggregata è lodevole. Ma, io aggiungerei, SENZA REINVENTARE LA RUOTA.
La monnezza degli ominidi
Mentre osservo lo spettacolo ignobile dei rifiuti, spesso tossici, abbandonati ovunque lungo le periferie di San Ferdinando di Puglia, mi chiedo con disgusto quale strana razza di ominidi popoli questo paese primitivo.
Non basta solo “pulire”, si devono “punire” gli zozzoni
ll 6 aprile 2021 l’Amministrazione comunale di San Ferdinando di Puglia, in collaborazione con l’ANAS, ha provveduto a far pulire le montagne di rifiuti che ostruivano i canali di scolo della Strada Statale 16.
A San Ferdinando di Puglia manca solo Franchino
Per le vacanze di Natale si potrebbe partire con Franchino per uno splendido fuori porta ed immergerci nella natura selvaggia delle nostre fantastiche periferie urbane ridotte a discariche abusive.
C’era una volta la telecamera di sorveglianza
Delle due una. O se l’è “arrubbata” la Banda Bassotti o l’ha rimossa l’Amministrazione comunale. Stiamo parlando della telecamera di sorveglianza installata per vigilare sull’abbandono dei rifiuti lungo la complanare della Statale 16.
Pacciamatura alla sanferdinandese
Se i campi e le periferie di San Ferdinando di Puglia rigurgitano di plastica, quale modo più virtuoso che integrarli alla madre terra con una bella fresatura?
Morte al rallentatore
È come assistere ad un grave incidente stradale al rallentatore. Nella Terra dei roghi, i cittadini coscienziosi, rispettosi della legge e preoccupati per la salute pubblica, assistono al susseguirsi di uno stillicidio di roghi tossici quotidiani. Con senso d’impotenza, si sono rassegnati a respirare una dose giornaliera di veleni e assistono al proprio incidente al rallentatore, senza muovere un dito per evitarlo.
Altro che ignoti, gli autori dei roghi sono noti!!
Le persone che appiccano gli incendi di mattina e di sera non sono persone ignote. Sono note. Sono ignote solo a chi, da decenni, non le vuole vedere e prendere i giusti provvedimenti, a norma del codice penale.